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Chimica, "il nostro territorio sia al centro della politica industriale nazionale"

Il distretto chimico ravennate necessita di un rilancio che abbia come base gli elementi contenuti nel ‘Patto sulla chimica’, firmato da tutti i soggetti interessati nel 2014.

Il distretto chimico ravennate necessita di un rilancio che abbia come base gli elementi contenuti nel ‘Patto sulla chimica’, firmato da tutti i soggetti interessati nel 2014. 

"Per questo - sottolineano l'assessore alle attività produttive Massimo Cameliani, Gianni Bessi consigliere regionale, e i rappresentanti sindacali Massimo Marani (Filctem-Cgil), Lorenzo Zoli (Femca- Cisl) e Guido Cacchi (Uiltec- Uil) e le Rsu  - chiediamo formalmente  alla Regione di insistere, affinché il Governo convochi l'osservatorio della chimica presso il Mise. In tale sede ci si dovrà battere per una politica industriale nazionale che parta proprio dalla valorizzazione dei nostri poli chimici, nell'ambito del quadrilatero padano, e dal ruolo fondamentale di Ravenna sulla quale devono convergere investimenti previsti sulla gomma (il nuovo impianto SBR Solution). Un settore primario di sviluppo, ricerca e innovazione di grande importanza per l"ENI - Versalis e per tutto il Paese”.

Questo obiettivo è stato condiviso nel corso di un incontro che si è svolto tra Comune, Regione e sindacati,  nei giorni scorsi in municipio, nel quale i presenti hanno anche sostenuto che in un momento difficile sul piano economico come quello attuale "va affermato con nettezza il ruolo di un distretto chimico che punti su prodotti moderni e sia attento all’impatto ambientale e rappresenti un elemento insostituibile per mantenere la forza del nostro territorio. Ciò significa crescita delle imprese e lavoro per i cittadini. Dobbiamo difendere il lavoro e le nostre imprese".

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