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Per Cna "uno sgambetto alle imprese" l’emendamento sulla cessione dei crediti: "va ritirato"

“E’ una proposta assurda – sottolinea Cna Costruzioni – i crediti di imposta sono recuperabili in dieci anni e le imprese non sono banche"

Forti sono le preoccupazioni di Cna Costruzioni Ravenna in merito all’emendamento, approvato in Commissione Bilancio della Camera, che trasforma le detrazioni, relative alle spese per la riqualificazione energetica dei condomini, in crediti d’imposta cedibili alle imprese che realizzano i lavori. “E’ una proposta assurda – sottolinea Cna Costruzioni – i crediti di imposta sono recuperabili in dieci anni e le imprese non sono banche. Siamo di fronte a un progetto completamente sganciato dalla realtà: la crisi per le imprese dell’edilizia non è ancora finita. Lo svarione normativo è sotto gli occhi di tutti. Ci preoccupa, in particolare, la montagna di credito d’imposta, abnorme e incompensabile, che le imprese, nella stragrande maggioranza dei casi micro e piccole, sarebbero costrette ad accumulare. Con la conseguenza di dovere a loro volta ricorrere alle banche per riscontare questi crediti, ammesso che la perdurante stretta creditizia glielo permetta”.

“La trasformazione, volontaria, del beneficio fiscale sulla riqualificazione energetica in credito cedibile - conclude Cna Costruzioni - rimane comunque il percorso migliore. La Cna ha avanzato da tempo la proposta di far diventare denaro spendibile subito, per realizzare i lavori, la rata di detrazione decennale, cedendo il credito fiscale alle banche. Non abbiamo chiesto la luna. Si può fare. Il Governo e il Parlamento accolgano la nostra ragionevole proposta“. L'associazione ricorda che "nel 2014, su un valore della produzione dell’intero settore delle costruzioni stimato dal Cresme in 169 miliardi di euro, la spesa in interventi di manutenzione straordinaria (47 mld) e ordinaria (70 mld) ammonterebbe a circa 117 milioni di euro. Questa attività di rinnovo del patrimonio edilizio esistente risulta essere pari al 69% dell’intero fatturato in edilizia. Mentre nel 2006, anno di picco del ciclo immobiliare del primo decennio degli anni 2000, era pari al 55%. Non sono ancora disponibili i dati relativi al 2015, ma dalle nostre stime riteniamo che i volumi delle spese per le ristrutturazioni del patrimonio immobiliare siano molto vicini a quelli espressi nel 2014".

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