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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Tasse, Cna Romagna Faentina: "Tari troppo pesante per le imprese"

"Il risultato non è però stato all'altezza di quanto richiesto e necessario per dare sostegno alle imprese. I costi - prosegue ancora la nota - sono lievitati ben oltre alle aliquote Iva''

“La tassazione locale, anche a seguito dei provvedimenti governativi, ha raggiunto livelli di grave appesantimento per le imprese che sempre più faticano a giustificare costi elevatissimi per servizi che spesso non vengono effettivamente utilizzati, ma i cui costi pesano sulle imprese”. E’ quanto afferma una nota della Direzione Cna della Romagna Faentina. “La modifica decisa per l’applicazione del costo per il servizio smaltimento rifiuti è un esempio negativo - sottolineano i dirigenti della Cna di Faenza -.  Siamo passati dal pagamento del servizio a Tariffa (Tia), a cui aderivano i 18 Comuni della provincia e che teneva conto della superficie dei capannoni e della tipologia e quantità di produzione dei rifiuti di lavorazione, alla Tassa Rifiuti (Tari), in cui si tiene conto della superficie, ma non della tipologia dei rifiuti prodotti”.

“Un passo indietro – continua la nota - che crea danno alle imprese, non più il pagamento di un servizio, ma una Tassa  che non media e non tiene conto di cosa e di quanto si produce, di quanto già pagano le imprese per differenziare lo smaltimento dei rifiuti legati alle loro lavorazioni. In ragione di questo abbiamo chiesto alle Amministrazioni dell’Unione della Romagna faentina di contenere le aliquote applicate per la tassa”. “Il risultato non è però stato all’altezza di quanto richiesto e necessario per dare sostegno alle imprese. I costi – prosegue ancora la nota - sono lievitati ben oltre alle aliquote Iva e, per questa ragione, chiediamo che i Comuni rivedano la applicazione delle aliquote, riducendo il carico fiscale sulle imprese che, a fine anno, saranno chiamate a pagare in sede di consuntivo i costi della Tari che aggiungeranno alle prime due rate di giugno e settembre”.

“Sarebbe incomprensibile - ribadiscono i dirigenti della Cna-  ritrovarsi con i bilanci dei Comuni con rilevanti avanzi di amministrazione, che il Patto di stabilità impedisce di utilizzare, avendo applicato aliquote elevate che penalizzano le piccole e medie imprese del territorio che, oltre a rappresentare la principale ossatura del tessuto produttivo, sono anche la principale fonte di reddito per centinaia di famiglie del nostro comprensorio.  Chiediamo, pertanto,  che le risorse disponibili siano impiegate a favore di politiche di sostegno per lo sviluppo delle imprese”.      “Sollecitiamo, infine – conclude la nota - una modifica e riorganizzazione del servizio affidato ad Hera, tale da garantire una revisione degli oneri di servizio per puntare a una gestione efficiente e adeguata al periodo attuale in cui i dati evidenziano una minore produzione di rifiuti, soprattutto da parte delle imprese”.

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