Cna, un convegno sul 'ritardo nei pagamenti'

Lunedì 19 marzo 2012, alle ore 18, presso la CNA provinciale (sala Mosaico) in viale Randi, 90  a Ravenna si svolgerà il convegno “Ritardo nei pagamenti – Prospettive e proposte per le imprese”, promosso da CNA Produzione in collaborazione con CNA Industria.

Aprirà i lavori Alessandro Battaglia, responsabile provinciale CNA Produzione. Seguiranno gli interventi di Cristina Pozzi, professore a contratto dell’Università degli Studi di Parma; Maurizio Spinelli, responsabile provinciale Credito e Consulenza Finanziaria CNA; Gianluca Ceroni, dirigente Area Credito BCC ravennate e imolese; Angelo Lorini, responsabile territoriale Area Emilia Romagna e Marche Gruppo Intesa San Paolo. Le conclusioni saranno affidate a Giancarlo Gamberini, responsabile nazionale CNA Produzione. Presiederà i lavori Andrea Antonioli, presidente di CNA Produzione Ravenna.

“Certamente – commenta Andrea Antonioli, presidente provinciale di CNA Produzione - la Direttiva Europea 2011/7/UE apre nuovi scenari in merito alle possibili soluzioni nei ritardi dei tempi di pagamento per le imprese. Restano da sciogliere i nodi rispetto alle modalità e ai tempi necessari all'Italia per recepire la Direttiva. Altro aspetto correlato è la mancanza di liquidità: in questo difficile momento è fondamentale attivare strumenti pronti ed efficaci per ridare ossigeno e competitività alle imprese”.
“La crescente difficoltà d’incasso dei crediti commerciali, soggetti a incagli e all’allungamento dei tempi di pagamento – chiosa Alessandro Battaglia, responsabile provinciale di CNA Produzione -  genera grande preoccupazione: nell’attuale fase congiunturale, dato lo scarso dinamismo della redditività aziendale, l’impossibilità per le imprese di disporre di liquidità propria ne mette a dura prova l’esistenza stessa. A gravare sul comparto manifatturiero, oltre a una diminuzione del fatturato, una sospensione degli ordini già concordati e una crescente difficoltà di accesso al credito, emerge, infatti, un’allarmante dilazione dei pagamenti sulle forniture.

CNA Produzione sollecita con forza l’adozione di misure che impegnino il Governo a varare celermente iniziative normative di modifica dell'attuale disciplina sui ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali, in una logica che persegua simultaneamente l’'efficienza e l'efficacia degli strumenti di ricorso contro tali ritardi, anche in termini sanzionatori”.

“Crediamo – aggiunge Maurizio Spinelli, responsabile Credito e Consulenza Finanziaria per CNA Ravenna - sia importante considerare e promuovere tutta una serie di accordi finalizzati allo smobilizzo dei crediti delle imprese nei confronti della Pubblica Amministrazione: dalla Direttiva Europea del 16 febbraio 2011 del Parlamento Europeo e del Consiglio (entrata in vigore il 15 marzo 2011, ma non ancora recepita dall'Italia), fino agli accordi locali tra Provincia di Ravenna, Camera di Commercio di Ravenna, Associazioni di categoria e Istituti di Credito. 

Particolare attenzione meritano, infine, sia il nuovo accordo tra l'Associazione Bancaria Italiana e la Cassa Depositi e Prestiti siglato il 6 marzo 2012 e operativo prossimamente e l’accordo per la moratoria delle imprese del 28 febbraio 2012”.
“CNA Nazionale, CNA Produzione e la stessa Rete Imprese Italia – afferma infine Giancarlo Gamberini, responsabile nazionale CNA Produzione - si stanno fortemente impegnando per un rapido recepimento sia della Direttiva 2011/7/UE sulla lotta ai ritardi nei pagamenti, che della Direttiva Europea 2010/45 del 13 luglio 2010 sull'estensione dell'IVA per cassa, affinché venga resa applicabile su volumi d’affari decisamente superiori rispetto agli attuali”.
“Inoltre – conclude Gamberini - tra le questioni poste in questi giorni al Ministero dell’Economia e delle Finanze in materia di modifiche al Decreto Fiscale c'è anche quella di come attuare efficacemente le disposizioni che permettono la compensazione dei crediti commerciali con i debiti tributari. Per quanto riguarda in specifico i tempi di pagamento tra privati, dal momento che non sarebbero sufficienti comunque norme di natura cogente, occorre lavorare su alcune possibili modalità volontarie di ordine concertativo e di autoregolamentazione”.