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Coldiretti: “Difendiamo il lavoro dei nostri agricoltori dai falsi di stato"

Con Coldiretti anche la Camera di Commercio, Consumatori (Adoc e Adiconsum), sindacati (Cgil e Cisl) e Provincia, pronti a sostenere gli agricoltori che giovedi saranno a Roma in piazza Montecitorio

Stop ai “falsi di stato”. La battaglia di Coldiretti contro il discutibile “sdoganamento pubblico” delle contraffazioni alimentari – che colpisce in particolare le eccellenze del made in Italy - trova l’appoggio anche delle amministrazioni pubbliche della provincia di Ravenna. Sono numerosi, infatti, i Comuni della provincia che a tempo di record, hanno deliberato contro la società controllata dal Ministero dello Sviluppo Economico per promuovere le imprese italiane all’estero.

La società in questione, nel corso degli anni, ha tradito le nobili finalità per la quale era stata creata dallo Stato finendo per favorire la delocalizzazione e la concorrenza sleale, il tutto sfruttando il valore evocativo del Made in Italy, inquinando le filiere agroalimentari e penalizzando di fatto il lavoro di tanti agricoltori e produttori che, invece, alle regole si attengono.

Con Coldiretti anche la Camera di Commercio, Consumatori (Adoc e Adiconsum), sindacati (Cgil e Cisl) e Provincia, pronti a sostenere gli agricoltori che giovedi saranno a Roma in piazza Montecitorio per affermare la centralità del settore agroalimentare quale leva di cui l’Italia dispone per ricominciare a crescere, ma anche un modo per denunciare gli ormai troppi episodi di disattenzione e sottovalutazione nei confronti di un settore che è patrimonio di tutti.

“Forti di queste importanti condivisioni, ricevute dalle istituzioni locali, e con la motivazione dei nostri agricoltori, giovedì  partiremo da Ravenna  alla volta di piazza Montecitorio – afferma il presidente della Coldiretti provinciale Massimiliano Pederzoli. Come abbiamo fatto in tutti questi anni, basti ricordare le nostre ‘ronde gialle’ che vigilano affinché sulle tavole dei consumatori giunga frutta e verdura locale e di qualità, vogliamo difendere le nostre produzioni, gli sforzi dei nostri agricoltori – prosegue il presidente – sforzi che la contraffazione alimentare, peraltro finanziata con soldi pubblici, rischia di rendere del tutto vani.

Sarà l’occasione – conclude Pederzoli - per affermare la centralità del settore agroalimentare, una delle poche leve competitive di cui il Paese dispone per ricominciare a crescere ma anche per protestare contro la mancata equità nell’applicazione dell’IMU. Perché  chi con la terra ci lavora e ci vive deve pagare al pari di chi invece la utilizza per speculare e quindi come bene rifugio?”.

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