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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia Brisighella

Coldiretti: "L'olio delle colline faentine salvato dall'assurda etichetta 'a semaforo'"

Il Parlamento europeo si è espresso, infatti, sulla Relazione Kaufmann relativa al programma di controllo dell'adeguatezza e dell'efficacia della regolamentazione europea

La bocciatura dell’etichetta 'a semaforo' salva le esportazioni delle principali denominazioni Made in Italy, dal prezioso olio Dop Brisighello, al Prosciutto di Parma al Parmigiano Reggiano, ma anche la mozzarella o le nocciole che sono tra le vittime illustri della normativa adottata ingiustamente dal Regno Unito che colpisce il 60% delle produzioni italiane. Il Parlamento europeo si è espresso, infatti, sulla Relazione Kaufmann relativa al programma di controllo dell'adeguatezza e dell'efficacia della regolamentazione europea, nella quale si invita la Commissione a “riesaminare la base scientifica, l'utilità e la fattibilità del regolamento, nonché eventualmente a eliminare il concetto di profili nutrizionali”, ovvero quelle soglie tecniche di determinati nutrienti 'critici' (come grassi, grassi saturi, zuccheri e sale).

"Fino ad ora, nonostante la prescrizione del Regolamento in questione di esprimersi entro il 2009, la Commissione non ha mai dato seguito alla loro definizione e ha di fatto tollerato - denuncia Coldiretti - la decisione della Gran Bretagna di far adottare tale sistema dal 98% dei supermercati inglesi con un ostacolo alla libera circolazione delle merci che sta mettendo in pericolo alcuni settori cardine dell’export Made in Italy. Si tratta di una informazione visiva sul contenuto di nutrienti con i bollini rosso, giallo o verde ad indicare il contenuto di nutrienti critici per la salute".

"La segnalazione sui contenuti di grassi, sali e zuccheri – critica Coldiretti - non si basa sulle quantità effettivamente consumate, ma solo sulla generica presenza di un certo tipo di sostanze. Il sistema, quindi, finisce per escludere paradossalmente dalla dieta alimenti sani e promuovere, al contrario, le bevande gassate senza zucchero, fuorviando i consumatori rispetto al reale valore nutrizionale". “Si tratta di un primo passo per porre fine ad una ingiustificata discriminazione dei prodotti italiani su mercati esteri che non trova alcun riscontro sul piano scientifico – afferma il presidente Coldiretti Ravenna, Massimiliano Pederzoli - peraltro in contrasto con la politica dell’Unione Europea rivolta a tutelare le denominazioni di origine che sono risultate le più danneggiate”.
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