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Economia

Da Coldiretti Ravenna una proposta per la trasparenza del settore vitivinicolo

Così Coldiretti: “Avanti con i controlli e per il vino da tavola si abbia il coraggio di introdurre l’etichetta volontaria della provenienza delle uve”

“Pieno sostegno alle azioni di Guardia di Finanza, Repressione Frodi e Corpo Forestale, per garantire la trasparenza a favore dei consumatori e per tutelare i produttori onesti, mettendoli al riparo dalla concorrenza sleale. Al contempo non possiamo assolutamente riconoscerci nelle parole del presidente di Viner, Giuseppe Moriello, unico sinora a parlare di ‘caccia alle streghe’, soprattutto quando egli afferma che la ‘vicenda deve essere chiarita il più presto possibile per restituire dignità alle aziende coinvolte e a tutto il settore vitivinicolo". E' quanto afferma il presidente di Coldiretti Ravenna Massimiliano Pederzoli,

"Noi - aggiunge - non ci riconosciamo col suo settore vitivinicolo: il nostro è quello dei produttori locali coniugato alla trasparenza assoluta, non quella un tanto al chilo. Giusto, dunque e ci mancherebbe che sia fatta chiarezza al più presto, su questo siamo tutti d’accordo, perché le condanne non le devono emettere media e giornali, ma al tempo stesso ribadiamo che il settore vitivinicolo, per noi, è solo quello delle nostre produzioni con la completa tracciabilità del vino ottenuto".

"A tal fine - prosegue Pederzoli - lanciamo ancora una volta la nostra proposta, ossia che per quanto riguarda il vino da tavola si abbia il coraggio di porre volontariamente in etichetta l’indicazione della provenienza delle uve che hanno prodotto quel vino, utilizzando lo stesso modello applicato per l’etichettatura del miele, indicando perciò se il vino è ottenuto da uve italiane oppure da uve comunitarie: sarà il consumatore poi a decidere. L’auspicio è che la vicenda si chiuda al più presto e che le mele marce, qualsiasi esse siano, vengano una volta per tutte messe nelle condizioni di non nuocere ad un comparto fondamentale per l’economia agricola romagnola”.

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