rotate-mobile
Economia

Coldiretti: "Sconfitte le lobby delle bibite alla frutta 'senza frutta'"

“Quando la legge sarà approvata – spiega Pederzoli - duecento milioni di chili di arance all'anno in più saranno “bevute” dai 23 milioni di italiani che consumano bibite gassate"

Nelle bibite che si richiamano alla frutta, su tutte l’aranciata, e che sono prodotte in Italia il contenuto minimo di succo deve essere del 20%. Questo, in sintesi, l’effetto pratico dell’emendamento alla legge europea 2013-bis approvato dalla Camera che – come espressamente richiesto da Coldiretti - obbliga i produttori di bevande ad alzare il contenuto di frutta fino al 20% rispetto al 12% previsto dall'Unione Europea.

Una battaglia, quella contro le lobby delle bibite alla frutta senza frutta, che nella nostra provincia ha visto giunte e consigli comunali schierarsi al fianco di Coldiretti.  “Anche grazie all’azione dei Comuni della nostra provincia, ben 17 su 18 infatti (Russi, Brisighella, Cervia, Castelbolognese, Massa Lombarda, Lugo, Bagnacavallo, Cotignola, Sant’Agata sul Santerno, Fusignano, Alfonsine, Conselice, Bagnara di Romagna, Faenza, Solarolo, Riolo Terme, Casola Valsenio)  quelli che si sono dimostrati vicini agli interessi reali delle imprese agricole e dei consumatori – afferma il presidente Coldiretti Ravenna Massimiliano Pederzoli – abbiamo vinto questa difficile battaglia".

"Finalmente - sottolinea il presidente – ci sono le condizioni per cambiare una norma che attualmente, così come pensata dall'Unione Europea, permette di vendere acqua come fosse succo”. Pederzoli fa poi un esempio concreto degli effetti che l’emendamento – approvato grazie alla grande unità di intenti e al sostegno degli enti locali (che hanno accolto nelle scorse settimane la delibera proposta da Coldiretti) – avrà sulla salute dei consumatori e sul mercato.

“Quando la legge sarà approvata – spiega Pederzoli - duecento milioni di chili di arance all'anno in più saranno “bevute” dai 23 milioni di italiani che consumano bibite gassate, il che significa cinquantamila chili di vitamina C in più. Una decisione che – sostiene il presidente - concorre a migliorare concretamente la qualità dell'alimentazione e a ridurre le spese sanitarie dovute alle malattie connesse all'obesità in forte aumento. Non va peraltro dimenticato - conclude la Coldiretti - l'impatto economico sulle imprese agricole poichè l'aumento della percentuale di frutta nelle bibite potrebbe salvare ettari ed ettari di frutteti”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Coldiretti: "Sconfitte le lobby delle bibite alla frutta 'senza frutta'"

RavennaToday è in caricamento