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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Commercianti e ristoratori in apprensione per stagione turistica 2013

L’IMU e la Tares colpiranno duro anche nel 2013 e gli italiani avranno ancora meno denaro in tasca da dedicare alle ferie

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

Da qualche settimana, la categoria dei commercianti che rappresento, insieme a quella dei ristoratori è in forte apprensione per le notizie apparse sulla stampa locale e sulla presa di posizione di alcune Associazioni e singoli sindacati cervesi. Fortunatamente si tratta solo, per ora, di chiacchiericcio e battute da bar ma è facile pensare che si voglia portare questo argomento, anche in sede istituzionale nel tavolo di concertazione, come alcuni richiedono di fare. Indubbiamente, la crisi economica fa preoccupare fortemente gli imprenditori e tutti si stanno chiedendo se la prossima estate vedrà, ancora una volta, girare per il verso giusto il nostro sistema turistico, attraendo tantissimi turisti. Con questa crisi economica, riempire Cervia con migliaia di presenze non sarà ne facile e ne scontato. L’IMU e la Tares colpiranno duro anche nel 2013 e gli italiani avranno ancora meno denaro in tasca da dedicare alle ferie. Ogni categoria, in questo clima di forte incertezza alza allora la voce, chiede sempre di più e pretende “le mani libere” nel muoversi a proprio piacimento fra orari, ordinanze e serate d'apertura. Personalmente ritengo che, proprio oggi, applicare la logica della “morte tua, vita mia” sia estremamente deleterio, dannoso e controproducente, sia al nostro sistema turistico che al sistema della spiaggia. In un momento di forte recessione come questo, non acquisiremmo un turista in più e otterremo solo il risultato di una forte conflittualità interna fra le categorie del turismo della nostra città. La nostra città ha fatto dell'equilibrio fra le varie categorie la vera e propria capacità attrattiva. Le attuali serate di apertura della spiaggia, ormai consolidate da anni, non hanno mai apportato  più turisti in modo sostanziale e men che meno hanno costituito il motivo per costruire pacchetti turistici degni di questo nome. L'apertura serale della spiaggia, fuori dallo schema del 2012,  produrrebbe solo uno spostamento delle persone, dei turisti, dai nostri centri commerciali e ristoranti, ai bagni aperti.
L’apertura prolungata degli stabilimenti dalle prime ore del mattino fino alle 21.00, con grandi opportunità legate alla ristorazione, dalla colazione, agli aperitivi, dal pranzo e alla cena, consente già grandi vantaggi alle imprese del mare. Pretendere ancora di più a scapito degli altri operatori fuori dalla spiaggia mi pare risibile, quasi spasmodico di chi vuole tutto a tutti i costi. Purtroppo occorre constatare che il piano dell'arenile non ha sortito gli effetti sperati. Se fossero partiti i comparti più grandi, oggi avremmo avuto 8 – 10 stabilimenti balneari, di grandi dimensioni, aperti tutto l'anno, che avrebbero potuto fare ristorazione anche alla sera. Ma in quel caso sarebbe stato un nuovo tipo di attività, non solo balneare, che avrebbe potuto attrarre altri tipi di turismo. Inoltre, un inserimento equilibrato e non improvviso di nuovi ristoranti, seppur sulla spiaggia, sarebbe stato assorbito decisamente meglio dagli attuali ristoranti che ad oggi vivono una crisi senza precedenti con chiusure già avvenute e altre anticipate. Una regola diversa da quella del 2012, dirompente e generalizzata,  applicata oggi su tutta la fascia balneare, sarebbe solo una nuova, diretta e, aggiungo, scorretta concorrenza ai ristoratori e alle attività commerciali e ai mercati ambulanti dei nostri centri. Fino ad oggi le proposte che ho visto sono solo nella logica del “togliere  agli uni” per “dare agli altri”. Chi si atteggia a rappresentante di categoria o a esperto del turismo dovrebbe invece pensare ad una politica “dell'aggiungere”. Invito pertanto l'Amministrazione Comunale ad agire, come ha sempre fatto fino ad oggi, con estremo equilibrio nella redazione delle ordinanze per la prossima stagione estiva.

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