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Economia

Confcommercio: "No all’abrogazione dei voucher"

E' l'intervento del Presidente Confcommercio provincia di Ravenna Paolo Caroli

“L’abrogazione dei voucher ci vede fortemente contrari: per questo invitiamo tutti i parlamentari locali e le forze politiche ad intervenire per reintrodurre, durante l’iter di conversione del Decreto Legge n.25 del 17 marzo, l’utilizzo del voucher”. Così il Presidente Confcommercio provincia di Ravenna Paolo Caroli sulla decisione del Governo di abolire i voucher.

“Abbiamo inviato questa mattina una lettera ai parlamentari locali perché l’abrogazione dei voucher è stata una soluzione politica che ha improvvisamente scardinato un istituto che ha dimostrato nella pratica la sua utilità economica e sociale, inserendo un elemento prezioso di flessibilità nel mercato del lavoro e contribuendo a ridurre le sacche di sommerso. Gli effetti negativi dell’abrogazione del voucher - afferma il Presidente Caroli - sono già visibili oggi per chi, come la nostra Associazione, si trova quotidianamente a rispondere alle richieste delle imprese: gli strumenti residui, come ad esempio il contratto a chiamata, non sono in grado di coprire la maggior parte delle prestazioni lavorative oggi gestite attraverso i buoni lavoro; e la rigidità di altri istituti, come tempo determinato o part time, che comportano maggiori costi indiretti e amministrativi per prestazioni di breve durata,rendono antieconomico attivare il rapporto di lavoro e costringono spesso l’impresa alla rinuncia della prestazione lavorativa".

"I voucher sono l'unico strumento legale, tracciabile, soggetto a copertura previdenziale e assicurativa,idoneo a coprire prestazioni di lavoro saltuarie e occasionali, tutelando nel contempo il lavoratore”. “Dopo la riforma del Jobs Act - sottolinea Caroli - che ha fortemente ridimensionato altri tipi di prestazione come le collaborazioni, il voucher si è rivelato uno strumento efficace in tutti i settori da noi rappresentati: commercio, turismo e servizi. Settori caratterizzati spesso da forti variazioni dell’attività nei diversi periodi dell’anno, e nei quali la lunga crisi che abbiamo attraversato ha generato difficoltà a programmare il lavoro nel medio e lungo periodo, nonché una riduzione dei margini e quindi la necessità di avere grande attenzione ai costi di produzione. Non dimentichiamo a questo proposito che il costo del personale è caratterizzato ancora da un ‘cuneo fiscale’ troppo ampio nonostante le reiterate promesse di riduzione da parte dei Governi che si sono succeduti".

"Anche sul piano sociale, le linee di tendenza delle riforme che si stanno approntando per affrontare il calo dei posti di lavoro e l’attuale conseguente disoccupazione, sia giovanile che degli over 50, avevano naturalmente trovato nel voucher un utile strumento di sostegno al reddito. La nostra Associazione ha sempre sostenuto che nell’attuale economia occorrono strumenti adeguati per cogliere le opportunità di sviluppo e per prevenire l’inaccettabile fenomeno rappresentato dal lavoro irregolare. E’ inutile rivolgersi in campagna elettorale alle piccole e medie imprese, esaltandone il ruolo e le capacità imprenditoriali, quando poi si decide di abolire uno strumento che aveva garantito flessibilità aziendale e sviluppo economico. Per tutte queste ragioni - conclude il Presidente - invitiamo i parlamentari locali ad intervenire per reintrodurre l’utilizzo del voucher”.

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