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Economia

Confindustria Romagna: "Un sogno diventato realtà, speriamo ancora in Forlì-Cesena"

"Siamo riusciti a compiere un passo importantissimo e a rendere il nostro un territorio unico unendoci insieme": con queste parole il sindaco di Cervia Luca Coffari ha introdotto l'assemblea annuale di Confindustria Romagna

"Siamo riusciti a compiere un passo importantissimo e a rendere il nostro un territorio unico unendoci in Confindustria Romagna": con queste parole il sindaco di Cervia Luca Coffari ha introdotto l’assemblea annuale di Confindustria Romagna, che si è svolta mercoledì a Milano Marittima e che ha visto la partecipazione del presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, del sindaco e presidente della Provincia di Ravenna Michele De Pascale, del sindaco e presidente della Provincia di Rimini Andrea Gnassi e di Marco Taisch del Politecnico di Milano.

"Saremo vincenti se saremo in grado di fare rete - ha commentato il sindaco De Pascale - Abbiamo davanti a noi due grandi sfide: il tema porto, una sfida strategica per tutta l'economia regionale che a giorni ci porterà a un accordo con le Reti ferroviarie dello stato per il trasporto delle merci, e il turismo, poichè abbiamo intenzione, soprattutto dopo la recente brutta esperienza del "caso bookshop", di rilanciare non solo il turismo balneare, ma anche quello culturale, che è proprio il tema di questa assemblea". "Non tutti riescono a capire che uniti, come siamo noi ora, si è più forti - commenta il sindaco Gnassi - Il Governo deve sostenere chi si aggrega, al netto delle riforme, premiando questi successi con interventi su trasporti e infrastrutture".

A quasi 9 mesi dalla fusione fra le territoriali di Ravenna e Rimini, Confindustria Romagna è sempre più realtà concreta: vive, opera, tutti i giorni rappresentando i suoi oltre 800 associati. “Si può davvero dire che il sogno è diventato realtà – ha commentato in apertura di assemblea il presidente di Confindustria Romagna Paolo Maggioli – Confindustria Romagna è la risposta ai tempi che cambiano ed è il frutto del grande impegno che ci ha unito. Dal 26 ottobre scorso abbiamo fatto molta strada su un modello organizzativo realmente integrato. Per questo, nel tendere pubblicamente ancora una volta la mano ai colleghi e amici di Forlì-Cesena li invito a non sottovalutare ciò che il percorso fatto da Rimini e Ravenna significa e ciò che quotidianamente stiamo realizzando nel nostro territorio”.

Vincenzo Boccia ha poi sottolineato la necessità di "ritornare a programmi politici economici". "Non abbiamo capito che alleanze si farebbero con elezioni a breve o medio termine. Come si fa ad allearsi a sinistra con chi vuole smontare il jobs act o a destra con chi vuole uscire dall'euro? - interviene il presidente - Occorre non solo pianificare ma anche agire. Perchè siamo pessimisti sulle previsioni ma ottimisti sulle prospettive. Serve, dunque, una visione larga di industria, con la crescita non fine ma precondizione per combattere la povertà".

Sistema Romagna e territorio
"La Romagna deve credere fortemente nella sua identità e si deve proporre unita anche per poter far valere nel rapporto con la Regione Emilia Romagna le proprie peculiarità e contribuire in maniera significativa a fare della nostra regione una forza trainante del Sistema Paese - insiste Maggioli - Per farlo il territorio deve avere un sistema del credito solido, infrastrutture adeguate ed essere attrattivo. Anche in area romagnola, in particolare a Rimini e Forlì-Cesena, è noto che questo mondo continua a trovarsi in una situazione difficile. Banca Carim rappresenta un punto di riferimento per le imprese, per i cittadini, per le famiglie e per lo sviluppo dell'economia di tutto il territorio.Confindustria Romagna aveva accolto positivamente il piano industriale dello scorso anno indirizzato alla crescita e la nuova impronta manageriale data e in caso ci fosse stato un eventuale aumento di capitale, l’Associazione sarebbe stata pronta a partecipare. Probabilmente è venuta meno definitivamente la possibilità di un unico e forte Istituto Romagnolo, ma anche i grandi istituti nazionali e internazionali possono aiutare a valorizzare e mantenere dinamico il tessuto economico della nostra area. Fra le possibilità emerse quella con più opportunità per un piano industriale di rilancio, sembra essere quella dell’acquisizione di un grande gruppo come Crédit Agricole Cariparma S.p.A".

Infrastrutture
"La partecipazione e il sostegno dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centro Settentrionale al Festival dell’Industria è il segnale tangibile della rinnovata collaborazione tra Confindustria Romagna ed un Ente di importanza fondamentale per l’economia del nostro territorio - spiega il presidente - Di fronte alla complessità della burocrazia italiana è necessario mettere in campo un’azione di forti sinergie per dare rapida soluzione alle questioni che ormai da troppo tempo caratterizzano questo asset. Italian Exhibition Group si conferma infrastruttura portante. L'unione con la fiera di Vicenza porta il nostro territorio a essere, in campo espositivo, leader in Italia e fortemente competitivo in Europa. Sul tema aeroporti sconcerta che siano ripartite le sirene propagandistiche su quello di Forlì. La convinzione è che l’aeroporto di Bologna e quello di Rimini siano sufficienti e che si debba lavorare per la loro integrazione. Rimane piena la fiducia nell'operato di AiRiminum. I segnali incoraggianti non mancano e vengono dal bilancio in positivo. In una fase come questa però, in un’ottica di sistema e del fare squadra, sarebbe bene evitare scontri e polemiche. Lo scalo riminese ha tutte le potenzialità per crescere, ma occorre ragionare in un’idea di area vasta, comprendendo l’attività dell’aeroporto in un’idea di turismo a 360 gradi e di co-marketing. Sul traffico aereo, l’auspicio che nonostante l’interruzione dei collegamenti con la Germania, rimanga fra le scelte strategiche quella di puntare con decisione alla crescita dei flussi verso il Nord Europa".

"Gli imprenditori ravennati attendono ancora un cambio di passo tanto necessario quanto non più rinviabile - conclude Maggioli - ne sono quasi un simbolo i dati di Ravenna sul turismo: in un quadro di crescita generale delle presenze nel nostro Paese, favorite anche dalla delicatezza del contesto internazionale, spiccano non in positivo le performance di una città che ha tutto per fare meglio. Le recenti vicende sui disservizi ai visitatori di un patrimonio culturale inestimabile, con biglietterie improvvisate e bookshop in emergenza, si commentano da sole: cose così non devono accadere".
 

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