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Economia

Welfare, contratto integrativo delle cooperative sociali: rinnovo per 4mila persone

Nelle prossime settimane saranno programmate le assemblee per la illustrazione dell’accordo e la consultazione delle lavoratrici e dei lavoratori

Dopo oltre un anno dall'avvio del confronto è stato rinnovato con le centrali cooperative, Legacoop Romagna, Confcooperative Ravenna e Agci Ravenna, il contratto integrativo provinciale delle cooperative sociali, settore socio sanitario assistenziale educativo e di inserimento lavorativo, la cui scadenza veniva rinviata di anno in anno ormai dal 31 dicembre 2009. Il rinnovo interessa oltre 4.000 lavoratrici e lavoratori che quotidianamente operano in maniera strutturale e qualificata nei servizi fondamentali per il benessere di tutti i cittadini come i servizi all’infanzia, l’appoggio scolastico, le case protette e l’assistenza domiciliare, le strutture rivolte alla disabilità fisica o psichica o al disagio sociale, oltre tutti coloro che svolgono funzioni amministrative tecniche  e direttive a supporto di questo complesso e articolato quadro.

I sindacati di categoria considerano importante e significativo l’accordo raggiunto che si colloca in un quadro di perdurante e profonda crisi economica che non sta risparmiando neanche  il settore dei servizi alla persona. "Si conferma e si rafforza un sistema di costruttive relazioni sindacali attraverso il continuativo  esercizio della contrattazione territoriale, condizione che nel Ravennate ha consentito, nel tempo,  di definire un sistema di regole e di buone prassi che hanno permesso di tutelare i diritti fondamentali dei soci lavoratori e lavoratori dipendenti, qualificando  i servizi, tutelando e valorizzando l’utenza", evidenziano da Fp Cgil, Fisascat Cisl, Cisl Fp Romagna e Uil Fpl.

"Particolare è stata l’attenzione volta alle tematiche relative alla salute e sicurezza sul lavoro in considerazione a un’evoluzione dei fattori di rischio al fine di intervenire con strumenti tangibili sulla salvaguardia della salute e della sicurezza sul lavoro a tutela di professionalità particolarmente soggette a inidoneità fisica o limitazioni allo svolgimento delle mansioni - proseguono i sindacati -. Sono stati inoltre regolamentati aspetti quali:  le prestazioni essenziali da garantire in caso di sciopero, la formazione, le relazioni sindacali. Per quanto attiene i contenuti economici, si è proceduto all’attualizzazione dei criteri di riconoscimento dell’elemento retributivo territoriale al fine di  consentire un’effettiva erogazione e ad adeguare i valori economici del rimborso chilometrico".

"Il rinnovo del contratto provinciale si colloca in una fase di  evoluzione del sistema dei servizi alla persona, nella quale i processi di attuazione delle norme della Regione per il piano socio sanitario ed il modello di accreditamento impongono profondi processi riorganizzativi, rendendo necessari interventi tesi alla definizione di nuovi modelli organizzativi e di riqualificazione delle professionalità", concludono Cgil, Cisl e Uil, ricordando che "con questo rinnovo le parti hanno confermato che la contrattazione decentrata è una componente necessaria e fondamentale che concorre a sostenere e a qualificare  l'andamento dell'intero settore. Nelle prossime settimane saranno programmate unitariamente le assemblee per la illustrazione dell’accordo e la consultazione delle lavoratrici e dei lavoratori".

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