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Economia

Cooperative sociali, al via il rinnovo del contratto integrativo provinciale

"Il rinnovo interessa 4.500 lavoratrici e lavoratori che quotidianamente operano in maniera strutturale e qualificata nei servizi fondamentali per il benessere di tutti i cittadini"

Fp Cigl, Fisascat Cisl e Uil Flp hanno inviato alle centrali cooperative, nel pieno rispetto dei termini previsti da contratto nazionale di lavoro, la piattaforma per il rinnovo del contratto integrativo provinciale del settore cooperative sociali, scaduto il 31 dicembre 2009. Lo comunicano Loretta Moroni, Andrea Bartoli e Fabio Tommasoni, rispettivamente di Fp Cigl, Fisascat Cisl e Uil Flp.

"Il rinnovo - si legge in una nota dei sindacati - interessa 4.500 lavoratrici e lavoratori che quotidianamente operano in maniera strutturale e qualificata nei servizi fondamentali per il benessere di tutti i cittadini come i servizi all’infanzia, l’appoggio scolastico, le case protette e l’assistenza domiciliare, le strutture rivolte alla disabilità fisica o psichica o al disagio sociale oltre tutti coloro che svolgono funzioni amministrative tecniche  e direttive a supporto di questo complesso e articolato quadro".

Il rinnovo del contratto provinciale, continua la nota, "si colloca in una fase di  evoluzione del sistema dei servizi alla persona, nella quale i processi di attuazione delle norme della Regione Emilia Romagna per il piano socio sanitario e il modello di accreditamento, da un lato impongono profondi processi riorganizzativi e dall’altro determinano una situazione di stabilità e certezza nella gestione di servizi e strutture rendendo necessari interventi tesi alla definizione di nuovi modelli organizzativi e di riqualificazione delle professionalità".

"La cooperazione sociale dovrà transitare da un modello legato alla stipula degli appalti per la mera fornitura di servizi alla gestione integrale di strutture, con tutta la complessità che ciò determina, compresa la responsabilità diretta connessa alla erogazione di servizi che devono rispondere ai requisiti previsti dalla norma e ai principi di adeguatezza e appropriatezza - proseguono Moroni, Bartoli e Tommasoni -. In questo quadro, la contrattazione decentrata è una componente necessaria e fondamentale che concorre a sostenere e a qualificare  l'andamento dell'intero settore  definendo, nel rispetto dei reciproci ruoli, i presupposti che possono  consentire di coniugare il raggiungimento degli obiettivi e delle finalità sociali con il riconoscimento del valore del lavoro sociale , perseguendo una sempre maggior qualificazione dello stesso, come fattore di miglioramento della qualità dei servizi".

"Nella provincia di Ravenna , le costruttive relazioni sindacali e il continuativo esercizio della contrattazione territoriale hanno consentito, nel tempo,  di definire un  sistema di regole e di buone prassi che  hanno permesso di qualificare i servizi,  tutelando e valorizzando l’utenza e salvaguardando al tempo stesso i diritti fondamentali dei soci lavoratori e lavoratori dipendenti - spiegano i sindacati -. E’ in continuità con questa esperienza che chiediamo l’apertura delle trattative e riteniamo ci siano tutti i presupposti per  svolgere un positivo confronto  e giungere all’ accordo per il rinnovo del contratto integrativo provinciale della cooperazione sociale".

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