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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Coronavirus, firmato il Protocollo sulla sicurezza per le attività portuali

Arrivano nel frattempo le prime stime del 2020. "Nel periodo tra gennaio e aprile si registra una perdita del 17 per cento", riferisce il presidente dell'Autorità Portuale Daniele Rossi

Giunge l'approvazione del Protocollo sulla Sicurezza per le attività portuali e intanto arrivano anche le stime del primo quadrimestre 2020 per il Porto di Ravenna. Il Coronavirus causa perdite importanti per le merci in transito, ma se non altro la firma delle norme di sicurezza portano un po' di sollievo e speranza per l'intero settore.

"Ringrazio il Sindaco del Comune di Ravenna, le Organizzazioni Sindacali, i rappresentanti delle Istituzioni e delle Imprese, l’AUSL, l’Ufficio di Sanità Marittima e la Capitaneria di Porto per lo stimolo e l’impegno che ci hanno consentito di adottare questo Protocollo per la Sicurezza delle attività portuali". Con queste parole il Presidente dell'Autorità di Sistema Portuale di Ravenna, Daniele Rossi, ha commentato la definitiva approvazione del Protocollo avvenuta a conclusione di un serrato lavoro finalizzato a tutelare la salute pubblica e continuare a garantire la massima sicurezza dei lavoratori e delle operazioni portuali, così come è stato fatto sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria legata al Covid 19.

Il Protocollo è il risultato dello stimolo di Prefettura, Comune e Provincia ed ha visto l'AdSP impegnata nel coordinare il contributo fattivo di tutte le Organizzazioni Sindacali del settore, delle rappresentanze delle imprese industriali, dei terminalisti ed operatori portuali, di quelle dell'artigianato e della cooperazione nonché l'apporto dell'Ausl e dell'Ufficio di Sanità Marittima. Uno strumento che detta linee guida, coerenti con le molteplici disposizioni progressivamente emanate dalle competenti Autorità,che possono essere calate nelle singole realtà del settore portuale e consentono di armonizzare i livelli di prevenzione e le misure di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori impiegati nelle attività che si svolgono nel porto.

Al di là dei contenuti di dettaglio (che vanno, per esempio, dagli obblighi di informazione e formazione alle modalità di ingresso e di uscita in azienda dei dipendenti, dalle indicazioni sulle attività di pulizia e sanificazione da attuare alle precauzioni igieniche personali da osservare, dalla gestione degli spazi comuni alla riorganizzazione del lavoro, dal come gestire una persona sintomatica in azienda alla sorveglianza sanitaria da garantire ecc.) è il primo esempio di Protocollo adottato a livello regionale in funzione del contenimento della diffusione del Covid-19 e pertanto si candida legittimamente a best practice di riferimento per altri settori; linea guida per le imprese e modello di riferimento per tutte le diverse amministrazioni ed uffici pubblici che vigilano sulla sicurezza del lavoro in una fase in cui, pur attenuata, è alta l'attenzione su un'emergenza sanitaria senza precedenti da molti decenni a questa parte.

Arrivano anche le prime stime sui traffici del Porto di Ravenna: "I mesi di gennaio e febbraio sono in linea con gli anni precedenti, - comunica Daniele Rossi - a marzo perdita drastica del 30%, confermata anche dalle stime del mese di aprile. Guardando il trimestre la perdita si attesta attorno al 17%".
Complessivamente in 4 mesi 7 milioni e 220mila tonnellate di merce sono state movimentate all'interno del Porto ravennate, circa un milione e mezzo in meno rispetto al 2019. Le perdite maggiori hanno interessato i settori metallurgici e petroliferi.

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