Crisi, Confcommercio chiede un "Plafond dedicato a commercio e del turismo"
Il Presidente Confcommercio provincia di Ravenna Graziano Parenti ha chiesto di intervenire attraverso l'istituzione di un plafond dedicato alle imprese del commercio, del turismo e dei servizi e piccola impresa.
Con una lettera inviata ai Presidenti e ai Direttori della Cassa di Risparmio di Ravenna, Banca Popolare di Ravenna, Credito Cooperativo Ravennate e Imolese, Banca di Romagna, Cassa dei Risparmi di Forlì e della Romagna e UniCredit Banca, il Presidente Confcommercio provincia di Ravenna Graziano Parenti ha chiesto di intervenire attraverso l’istituzione di un plafond dedicato alle imprese del commercio, del turismo e dei servizi e piccola impresa.
“La difficile situazione congiunturale che stanno attraversando le nostre imprese - scrive il Presidente Parenti - impone, da parte nostra, una seria riflessione sul rapporto che si sta determinando tra il mondo creditizio e quello imprenditoriale. Oggi più che mai le imprese hanno necessità di ridefinire regole e comportamenti con gli istituti di credito chiamate a rinnovare fiducia al tessuto economico, soprattutto locale: rispondere alle necessità e ai bisogni è un impegno che le banche sono chiamate a far fronte con sempre più frequenti iniezioni di liquidità.
La problematica del pagamento delle imposte di giugno e di novembre (quest’ultima scadenza ancora più sentita in quanto non è possibile rateizzare l’importo), da sempre considerata dalle imprese argomento scottante, oggi assume caratteristiche del tutto singolari a causa della perdurante crisi”.
Per questi motivi il Presidente Parenti chiede “la disponibilità ad intervenire creando un plafond importante dedicato alle imprese del commercio, del turismo, dei servizi e della piccola impresa, per finanziare non solo gli investimenti mirati, ma soprattutto per fornire e garantire liquidità alle imprese, per riattivare il ciclo virtuoso degli incassi e dei pagamenti e per affrontare le scadenze fiscali”.