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Economia Alfonsine

Alfonsine, Contarini Fruit: prevista una nuova convocazione del Tavolo di crisi

"Rammarica evidenziare come non sia venuta meno quella distanza tra le parti, ostativa a una felice conclusione dell'accordo", sottolinea Venturi

"Ad Alfonsine, l'Amministrazione comunale e le Organizzazioni Sindacali Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil stanno seguendo con particolare attenzione e preoccupazione gli sviluppi relativi al settore della trasformazione e, in particolare, della Contarini Fruit Srl, storica realtà  specializzata nella produzione e lavorazione della frutta". E' quanto afferma il sindaco di Alfonsine, Mauro Venturi.

"La messa in liquidazione della società, avvenuta la scorsa primavera, e, soprattutto, la successiva dichiarazione di fallimento hanno comportato per la comunità una ricaduta gravissima sotto il profilo occupazionale, con la gran parte dei lavoratori coinvolti privi della possibilità di accedere ai principali strumenti di integrazione salariale - continua Venturi -. Peraltro, la crisi non ha riguardato, nel comparto in questione, solo questa impresa, ma aveva già determinato la cessazione dell'attività anche per il Consorzio Terre di Alfonsine. L'Amministrazione comunale, di intesa con le organizzazioni sindacali, aveva istituito già dal 2012 un Tavolo di crisi, cui hanno preso parte Provincia, Regione, nonché alcune aziende del settore o di settori affini".

Aggiunge il sindaco: "In questi difficili mesi il Comune di Alfonsine e le organizzazioni sindacali hanno seguito con la massima attenzione l'evolversi di ogni segnale di interesse palesatosi per questo punto produttivo, rapportandosi regolarmente con il curatore fallimentare, dottor Enrico Babini, coinvolgendo i livelli istituzionali superiori, nonché facendo tutto quanto possibile onde facilitare i rapporti tra i diversi interlocutori. Tuttavia, pur a fronte di un articolato progetto aziendale palesatosi nelle ultime settimane, emergevano alcune criticità in relazione alla trattativa con la proprietà dell'immobile (una società di leasing dell'Italia settentrionale) in cui l'attività veniva esercitata".

"Peraltro, grazie all'interessamento degli Assessorati regionali all'Agricoltura e alle Attività Produttive, su sollecitazione dell'Amministrazione comunale e delle sigle sindacali, avrebbe dovuto tenersi il 7 maggio scorso un incontro tra le varie istituzioni coinvolte, una rappresentanza degli imprenditori interessati a rilevare l'attività e la proprietà dell'immobile. La finalità era quella di fare avvicinare le parti e preservare i posti di lavoro relativi al sito produttivo - ricorda il primo cittadino -. Tuttavia, pur dopo una iniziale adesione all'incontro, la proprietà rendeva nota ai vari interlocutori una sopravvenuta, e non meglio circostanziata, impossibilità a prendervi parte".

"In ogni caso, ritenendo necessario compiere ogni tentativo per verificare la possibilità di un accordo, l’Amministrazione e le organizzazioni sindacali riuscivano a incontrare già domenica 11 maggio il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti ottenendone l’interessamento e, già nelle settimane successive, anche grazie a un breve rinvio delle operazioni di vendita dei beni della società fallita, era stato possibile mettere in effettivo contatto la proprietà dell’immobile e gli imprenditori interessati a rilevare l’attività", prosegue.

"Rammarica evidenziare come non sia venuta meno quella distanza tra le parti, ostativa a una felice conclusione dell'accordo - sottolinea Venturi -. A rendere senz'altro più impervie ulteriori soluzioni è anche la procedura fallimentare, avviata a settembre: anche in questo caso, pur essendo pienamente legittima la presentazione dell'istanza da parte di un creditore della società Contarini Fruit srl, non si può non rilevare come altre procedure liquidatorie avrebbero probabilmente consentito margini di manovra più ampli, con maggiori possibilità di ripresa produttiva e, quindi, per il recupero dei posti di lavoro perduti".

"A questo punto della stagione produttiva, nell'imminenza di una nuova asta dei beni della società fallita (con il concreto rischio di uno smantellamento di almeno parte delle linee produttive), e consapevoli delle gravissime difficoltà esistenti, tutte le componenti del Tavolo, istituzionali e sindacali, intendono comunque continuare a percorrere ogni possibile soluzione - conclude -. Si vuole pertanto mantenere un'interlocuzione, sia con la cordata di imprenditori prima citata, che con chiunque abbia progetti connotati da serietà, in grado di rilanciare l'occupazione, per verificare altre strade ed ulteriori possibilità. Si procederà, in questi stessi giorni, anche a una nuova e ulteriore convocazione del Tavolo di crisi. A fronte di problematiche tanto rilevanti e complesse, si deve reiterare la richiesta di un forte interessamento anche da parte dell'Esecutivo nazionale e dei livelli istituzionali superiori in relazione a questa crisi di impresa e ai suoi effetti sul piano occupazionale".

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