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Economia

Crisi economica, a Ravenna attività creditizia migliore in Romagna

I dati segnaletici (provvisori al 30 giugno ed al 31 luglio) dell’attività creditizia in provincia di Ravenna evidenziano una situazione migliore rispetto a tutte le altre provincie della regione

Banche locali, Banca d’Italia, Associazione banche italiane, associazioni di categoria di ogni settore, gli assessori Massimo Cameliani alle attività produttive, Andrea Corsini al turismo e commercio e il vicesindaco Giannantonio Mingozzi, si sono incontrati questa mattina in municipio per fare il punto della situzione in merito ai rapporti fra mondo imprenditoriale e istituti di credito bancario, nel quadro della crisi economica, in vista di un autunno particolarmente problematico sotto questo profilo.

Con l’impegno di ritornare sull’argomento ogni quattro mesi per monitorare costantemente la situazione del tessuto produttivo del nostro territorio. Al centro dell’incontro di lunedì mattina, le problematiche di natura finanziaria che stanno pesando sulle imprese, denunciate dai rappresentanti delle associazioni di categoria presenti, e le loro difficoltà ad ottenere sostegno dalle banche. “Sono tante le criticità che sempre più spesso ci vengono segnalate dal mondo imprenditoriale nei rapporti con gli istituti di credito – ha affermato l’assessore Cameliani - . In particolare vengono evidenziati tassi di interesse troppo alti, richieste eccessive di garanzie per ottenere crediti, variazioni unilaterali di contratti, tanto per citare alcuni esempi. Si tratta di seri ostacoli che in talune circostanze portano a bloccare l’operatività. In questo contesto le banche hanno una importante responsabilità".

"Un modo per venire incontro alla ripresa della nostra economia è quello di sottoscrivere – a tutt’oggi vi hanno aderito solamente cinque istituti di credito – il protocollo di intesa fra banche e Camera di commercio di Ravenna per assicurare la liquidità alle imprese creditrici degli enti locali, attraverso la cessione dei crediti a favore di banche. Purtroppo – ha aggiunto Cameliani – il patto di stabilità non ci consente di far fronte in tempi adeguati ai pagamenti e questa soluzione consente di non gravare sulle aziende che lavorano per il Comune. L’attenzione dell’Amministrazione comunale nei confronti del mondo imprenditoriale si concretizza anche quest’anno con lo stanziamento di 258mila euro per i consorzi fidi, necessari per finanziare l’attività delle imprese”.

Anche l’assessore Corsini ha sottolineato il ruolo che le banche possono ricoprire nell’ambito dei lavori pubblici sostenendo attraverso il credito quelle imprese che, attraverso il project financing, realizzano opere di pubblica utilità, così come ha auspicato una maggiore attenzione verso il settore ricettivo. Il vicesindaco Mingozzi si è soffermato sulla realtà degli appartamenti invenduti che sta paralizzando anche il settore immobiliare. Tra i rappresentanti degli istituti di credito il Direttore di zona della Banca d'Italia, Gabriele Magrini Alunno, ha fornito e spiegato i seguenti dati relativamente al credito nella provincia di Ravenna.

Situazione del credito in provincia.

I dati segnaletici (provvisori al 30 giugno ed al 31 luglio) dell’attività creditizia in provincia di Ravenna evidenziano una situazione migliore rispetto a tutte le altre provincie della regione e rispetto al dato nazionale, ma in rapido peggioramento proprio nell’ultimo anno. Alla fine del mese di luglio il credito erogato a residenti nella provincia segnava ancora una modesta crescita nei dodici mesi (+0.4%), a fronte di dati negativi per tutte le altre provincie della regione e del dato nazionale. Il rapporto sofferenze impieghi si fermava al 4,1%, il miglior dato fra le provincie emiliano-romagnole, di due punti sotto il dato medio regionale (6,1%) ed inferiore al dato medio nazionale (5,7%).

Il primato espresso da tali dati non può oggi rappresentare motivo di soddisfazione, tenuto conto che gli indicatori al 31 luglio 2011 esprimevano una crescita dei prestiti bancari del 6,1% ed un rapporto sofferenze/impieghi del 3,4%. Colpisce infatti il brusco rallentamento del ritmo di crescita degli impieghi a far tempo dal quarto trimestre del 2011 (sett. + 5,4%; dic. + 0,2%), sino ad una sostanziale stazionarietà nel primo semestre del 2012. Induce a riflettere la circostanza che in comparti importanti e al tempo stesso deboli si registra ora una riduzione dello stock di credito erogato: (a giugno 2012 – 3,4% le piccole imprese; - 0,9% le famiglie produttrici; - 1,2% le famiglie consumatrici); permarrebbe su valori positivi solo la crescita del credito alle imprese medio-grandi, diverse da quelle manifatturiere (costruzioni e servizi +1,9%).

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