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Crisi, nel 2010 crescita dell'1,1%

La difficile congiuntura economica degli ultimi anni ha "provato" il ravennate: la crescita per il 2010 (a confronto con il 2009) è stata dell' 1,1%

La difficile congiuntura economica degli ultimi anni ha “provato” il ravennate: la crescita per il 2010 (a confronto con il 2009) è stata dell’ 1,1%, un poco al di sotto della media dell’Emilia-Romagna (1,5%). Con riferimento all’innovazione, la provincia di Ravenna risulta particolarmente virtuosa nel “deposito di marchi”: quasi 127 ogni milione di abitanti, circa il 30% in più rispetto alla media nazionale.

Altri indicatori, tra cui “invenzioni”, “modelli di utilità” e “deposito brevetti” presso l’EPO (European Patent Office), evidenziano invece un forte ritardo del ravennate a confronto con la realtà sia regionale che nazionale. Eppure l’innovazione c’è e paga, come emerge dalla ricerca “Runners. L’innovazione glocale nel ravvenate”, realizzata dallo Studio Giaccardi & Associati in accordo con la Camera di Commercio di Ravenna, e presentata in anteprima nazionale nei giorni scorsi nell’ambito della seconda edizione di “Ravenna Future Lessons”. L’indagine ha studiato e misurato che cosa significa fare innovazione in azienda, quali prodotti e servizi sono stati inventati, quali processi e responsabilità vengono coinvolte e soprattutto quale ruolo vi hanno avuto i giovani.

Tra le innovazioni più rilevanti ci sono quelle di prodotto (39%), seguite da quelle di processo e di prodotto e servizio insieme (27% ciascuno), poche le innovazioni solo di servizio (7%). Il denominatore comune è che innovare paga: il 61% degli intervistati dichiara, grazie all’innovazione introdotta, aumenti di fatturato, più clienti e espansione nei mercati di riferimento. Il 2011 (rispetto al 2010) è andato “bene” o “molto bene” per 2/3 delle imprese intervistate, forse perché gli investimenti in ricerca & sviluppo sono stati, negli ultimi tre anni, di circa cinque volte superiori rispetto alla media nazionale, ferma all’ 1,3%.

Anche in provincia di Ravenna l’innovazione passa per la costruzione di reti. Tra i partner più frequenti delle imprese intervistate ci sono aziende del settore o della filiera di produzione (93%) e Università (87%). Buona anche la collaborazione con le associazioni di categoria (67%) soprattutto per informarsi e condividere la propria esperienza con gli altri associati. Innovare è difficile e complesso, servono competenze multidisciplinari, bisogna essere pronti all’inaspettato: per questo i giovani, di mente aperta, entusiasti, sono risorse utili per innovare.

In media, rappresentano un quarto del totale collaboratori delle aziende intervistate e, per il 72% sono laureati (dei quali il 5% con dottorato). A fronte di un tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) del 19,6% in provincia nel 2010, le aziende Runners attraggono giovani risorse, che si fanno conoscere come tirocinanti, per poi essere confermati con un contratto registrato (40% a tempo determinato, 32% a tempo indeterminato).
 
La ricerca “Runners. L’innovazione glocale nel ravvenate” non ha valore statistico in senso stretto, ma è frutto di una analisi  rigorosa su oltre 1200 imprese del territorio, di cui ne sono state scelte 37 sulla base di cinque evidenze oggettive: (1) forte attenzione a tecnologia, ambiente, design; (2) reti di collaborazione con clienti e partner; (3) produttività elevata; (4) flessibilità negli orari di lavoro e struttura organizzativa orizzontale; (5) libertà di proporsi, creatività, meritocrazia.  Da questo processo di analisi, emerge un campione qualitativo di 15 casi di studio che comprende alcune stars dell’economia ravennate.
 
“Ravenna Future Lessons”, che si è svolto dal 20 al 22 ottobre 2011 a Ravenna, ha proposto una serie di interessanti conferenze tematiche sui temi: innovazione e tecnologia, turismo e web 2.0, green economy e nuova impresa, cultura digitale e creatività, design e ambiente. Nel corso delle tre giornate sono state circa 350 le presenze, in gran parte giovani, alle quali si debbono aggiungere i circa 1.500 contatti (con punte di 50 accessi contemporanei) di chi ha seguito l’evento in streaming. Più di 40 i relatori intervenuti, fra i quali alcuni degli esperti più rappresentativi a livello nazionale per le varie tematiche affrontate, imprenditori e “decisori” ravennati.

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