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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Crisi, oltre un milione di euro per i ceti più deboli

Oltre un milione e centomila euro a fronte di misure per la protezione dei ceti più deboli particolarmente danneggiati dalla crisi, ma anche blocco delle tariffe dei servizi a domanda individuale

Oltre un milione e centomila euro a fronte di misure per la protezione dei ceti più deboli particolarmente danneggiati dalla crisi, ma anche blocco delle tariffe dei servizi a domanda individuale e azioni mirate al recupero dell’evasione fiscale. Sono le principali scelte del bilancio 2012 del Comune in ambito sociale, scaturite dalla concertazione con i sindacati confederali Cgil, Cisl, Uil avvenuta mesi fa, che l’Amministrazione comunale ha già recepito nella stesura del provvedimento finanziario approvato da Consiglio comunale nei mesi scorsi.

Il testo dell’accordo di concertazione è stato formalmente suggellato oggi, in municipio, dalla firma del sindaco Fabrizio Matteucci, dell’assessore al bilancio Valentina Morigi, e di Mirella Rossi e Giancarlo Bertozzi per Cgil, Antonio Cinosi per Cisl e Stefania Lusa per Uil.

In tale documento, Amministrazione comunale e sindacati, pur in quadro di “condivisa preoccupazione per l'incertezza nell'applicazione delle regole definite dalla manovra del Governo e per la continua e rilevante riduzione dei trasferimenti statali destinati agli enti locali, concordano  sulla necessità  di favorire azioni  finalizzate al mantenimento della coesione e della giustizia sociale, ed all’adozione di strumenti di protezione, nei confronti della collettività, a contrasto  degli elementi negativi determinati dall’attuale situazione, perseguendo gli obiettivi di trasparenza, equità ed esigibilità nella gestione delle risorse pubbliche convengono sulla riconferma.

A questo proposito vengono riconfermati i fondi per: rimborso Tia e addzionale Irpef alle famiglie più in difficoltà (300mila euro); erogazione di contributi a  sostegno dei redditi di lavoratori disoccupati a causa della crisi (310mila euro) con l'impegno di rivederne i meccanismi di erogazione.

La novità di quest’anno è la scelta, fortemente sollecitata dagli stessi sindacati, di aumentare di 500mila euro per la spesa sociale da assegnare ad Asp. Un intero paragrafo dell’accordo è dedicato all’evasione fiscale per il quale “Si formalizza l'impegno prioritario e strategico dell'Amministrazione a mettere in atto azioni mirate  al contrasto all' evasione fiscale dei tributi locali ed erariali, in particolare rafforzando la collaborazione prevista nell'accordo già sottoscritto con la direzione Regionale delle Entrate. Una piaga che toglie risorse  fondamentali alla collettività, il cui recupero dovrà essere finalizzato, previo confronto con le OO.SS, alla diminuzione della pressione fiscale/tariffaria e alla valorizzazione della rete dei servizi pubblici”. Mentre, per quanto riguarda la nuova tassa Imu, le tre sigle “prendono atto della proposta di modulazione delle aliquote IMU  avanzate dalla Amministrazione Comunale, precisando che, data l’incertezza di gettito, eventuali maggiori entrate derivanti da una previsione sottostimata saranno oggetto di specifico confronto concertativi sul loro utilizzo e destinazione. Convenendo sulla caratteristica strutturale e sulla natura fiscale delle risorse derivanti dall’IMU, nella logica di una corretta interpretazione della politica dei redditi, si precisa che le eventuali maggiori risorse derivanti da questa imposizione, dovranno trovare compensazione nella riduzione delle aliquote dell’addizionale IRPEF comunale, o comunque in caso di insufficiente capacita economica dovranno essere destinate all’implementazione del fondo di sostegno  per le fasce deboli della cittadinanza”.  

“A Ravenna – hanno dichiarato il sindaco Fabrizio Matteucci e l’assessore al bilancio Valentina Morigi a margine dell’incontro - le politiche di concertazione con i sindacati e le associazioni di impresa sono sopravvissute al berlusconismo, non ci hanno mai impedito di decidere ciò che era necessario decidere anche dopo il parere contrario di una parte dei protagonisti della concertazione. Noi abbiamo il coraggio della fatica di un confronto che non ci impedisce di decidere, ma aiuta a tenere insieme una comunità che ha già per conto suo troppe spinte allo scontro e alla rottura. Per questo motivo siamo soddisfatti della condivisione, non scontata, di questo accordo con le organizzazioni sindacali che ancora una volta hanno dimostrato senso di responsabilità e impegno, in una fase economica difficilissima anche per la nostra realtà”.

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