Crisi, rinnovato il contratto alla 'Marini' di Alfonsine

La stragrande maggioranza dei lavoratori dell'azienda Marini di Alfonsine, leader nella costruzione di macchinari stradali, ha dato parere favorevole, nel corso di un referendum interno che si è svolto  nei giorni scorsi, all'ipotesi di accordo sul rinnovo del contratto che verrà siglato dalle parti il prossimo 6 marzo. “Il precedente contratto aziendale - spiega il segretario provinciale della Fiom Cgil di Ravenna, Milco Cassani -  è scaduto lo scorso settembre e in pochi mesi si è arrivati a un positivo accordo per il rinnovo".

"Siamo particolarmente soddisfatti di questo e del metodo attraverso cui si è giunti alla conclusione della trattativa. Infatti a differenza di quello che succede a livello nazionale, dove è sempre più evidente la mancanza di democrazia nei luoghi di lavoro, alla Marini si è condotta una trattativa con il pieno coinvolgimento dei lavoratori. Il percorso ha permesso di arrivare a una soluzione unitaria  che introduce per i lavoratori sensibili miglioramenti sotto il profilo contrattuale. Tutto ciò è stato reso possibile, in un contesto economico di grande difficoltà generalizzata, dal senso di responsabilità dimostrato da sindacati e azienda”.

Il nuovo contratto prevede il rafforzamento delle relazioni industriali. E' stato, inoltre, introdotto un nuovo permesso in caso di nascita di un figlio. Ci sarà poi un aumento delle maggiorazioni in caso di turni prolungati e maggiori riconoscimenti nelle ferie e nella previdenza complementare. “Sul piano economico – sottolinea Cassani – il nuovo accordo prevede che, qualora si raggiungano condizioni minime di redditività, venga riconosciuto un  premio annuale superiore di 300-350 euro  rispetto a quello del precedente contratto. Abbiamo poi introdotto clausole migliorative per i lavoratori con contratto di apprendistato e di somministrazione”.