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Crollo nei consumi della frutta, l'allarme di Coldiretti: "In 15 anni -30%"

L’iniziativa fa parte dell’operazione “Pesca d’aMare” avviata da Coldiretti regionale per promuovere negli stabilimento balneari i consumi della frutta che gli agricoltori stanno raccogliendo appena alle spalle delle spiagge della Riviera romagnola

Nella Riviera romagnola è arrivato l’agri-trainer per arrestare il crollo dei consumi di frutta e verdura degli italiani diminuiti negli ultimi 15 anni del 30 per cento. L’iniziativa è stata di Coldiretti Emilia Romagna che ha portato l’agri-trainer della frutta direttamente in spiaggia per illustrare trucchi e accorgimenti per agevolare e aiutare i consumi di prodotti indispensabili per la salute. L’iniziativa fa parte dell’operazione “Pesca d’aMare” avviata da Coldiretti regionale per promuovere negli stabilimento balneari i consumi della frutta che gli agricoltori stanno raccogliendo appena alle spalle delle spiagge della Riviera romagnola.

Al Fantini club di Cesenatico l’agri-trainer di Coldiretti ha fornito preziosi consigli su come fare acquisti doc al prezzo e al momento giusto, come scegliere la frutta, soprattutto le pesche, con il giusto grado di maturazione senza ammaccature e con la polpa soda e possibilmente con le foglie ancora attaccate che testimoniano il grado di freschezza del frutto e raccomandano di escogitare piccoli trucchi anche nel trasporto, come fare la spesa poco prima di recarsi a casa ed evitare di lasciare troppo a lungo la frutta ad alte temperature e preferire sacchetti di carta al quelli di plastica che non lasciano respirare la frutta.

Nell’ambito della manifestazione sono stati anche divulgati i contenuti del dossier su “Frutta e verdura dai campi alla tavola nel 2014” messo a punto da Coldiretti, da cui risulta che quest’anno il consumo di frutta degli italiani è sceso addirittura ben al di sotto del chilo al giorno per famiglia, un valore inferiore a quelli raccomandati dal Consiglio dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. Nel primo semestre del 2014 i consumi di prodotti ortofrutticoli da parte degli italiani sono scesi del 2 per cento allo stesso periodo dell’anno precedente quando complessivamente durante tutto l’anno – continua Coldiretti – sono stati acquistati poco più di 7,8 milioni d tonnellate di ortofrutta, divise tra 4,2 milioni di tonnellate di frutta e 3,6 milioni di tonnellate di ortaggi.

Una prima positiva risposta alla mobilitazione è arrivata con la lettera che il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, ha inviato al Commissario europeo all’Agricoltura e allo sviluppo rurale,  Dacian Cioloş, per chiedere che si “valuti, con estrema urgenza, la possibilità di attivare adeguate misure,  eccezionali e transitorie” per fronteggiare la crisi del mercato italiano delle pesche e nettarine. Si tratta di un passo importante per sostenere le proposte Coldiretti che riguardano interventi che diano al settore migliori prospettive per il futuro: una corretta riconversione varietale; il coordinamento unico per l’immissione del prodotto sul mercato; la regolamentazione del sistema degli sconti e delle vendite sottocosto nella grande distribuzione organizzata; la regolamentazione sul commercio in materia di confezionamento che riduca i costi evitando il moltiplicarsi di formule diverse; lo sviluppo di fondi mutualistici per affrontare le situazioni eccezionali; la progettazione di nuove forme assicurative multirischio che comprendano le situazioni di crisi; l’esclusione della frutta più facilmente deperibile dal sistema del libero servizio nella Grande distribuzione organizzata (Gdo), maggiori controlli sul rispetto delle norme di commercializzazione e sui prodotti di importazione, troppo frequentemente spacciati per italiani.

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