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Dal mare alla montagna c'è la Destinazione Turistica Romagna: novità per l'estate 2018

Il sindaco De Pascale: "Ora l’impegno di tutti, oltre che continuare a investire in promozione, deve essere quello di migliorare le connessioni dei trasporti"

“Romagna. Lo dici e sorridi” è lo slogan che introduce il video sulla Destinazione Turistica Romagna proiettato in apertura dell’incontro svoltosi lunedì a Palazzo Rasponi per presentare agli operatori del settore le prime azioni poste in essere dal nuovo ente previsto dalla legge regionale sull’ordinamento turistico. All’incontro sono intervenuti l’assessore al Turismo del Comune di Ravenna, Giacomo Costantini, il sindaco di Rimini e presidente della destinazione Andrea Gnassi, il sindaco di Ravenna e presidente della provincia, Michele de Pascale, Chiara Astolfi, direttore dell’organismo.

Ha introdotto i lavori Giacomo Costantini che, dopo aver ricordato gli obiettivi della destinazione intesi a sviluppare iniziative di promozione e valorizzazione dei territori e sostenere azioni di promo-commercializzazione, ha evidenziato la continuità con le Unioni di prodotto ma al tempo stesso la necessità di individuare e agire su prodotti originali e innovativi, migliorando i servizi di sistema per dialogare con i mercati internazionali e soprattutto con quelli emergenti. Destinazione turistica Romagna è formata dai territori di 4 province (Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini) che nel 2017 hanno totalizzato circa 31 milioni di presenze turistiche e 6,9 milioni di arrivi all’anno. Da questo dato è partita l’analisi del presidente della destinazione e sindaco di Rimini Andrea Gnassi, che ha svolto un puntuale esame del posizionamento della Romagna nel mondo cui è seguito l’intervento del Sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, inteso a evidenziare l’opportunità di fare sistema e l’importanza dei trasporti; sono seguiti gli interventi dei componenti della cabina di regia, coordinata da Franco Vitali, Mauro Mambelli per la Confcommercio, Nevio Salimbeni per la Cna, Filippo Donati in rappresentanza di Monica Ciarapica per la Confesercenti. E’ seguito “Welcome Chinese”, il workshop dedicato al mercato cinese sul tema “Prospettive ed opportunità per la Destinazione Turistica Romagna”.

Il sindaco De Pascale: "Ora l'impegno è quello di migliorare i trasporti"

"La Destinazione Romagna ci consente di riunire sotto un unico brand turistico le quattro province romagnole, per rilanciare un prodotto ancora più forte e competitivo che, da Rimini a Ferrara, presenti un’offerta ampia e variegata, amplificando così al massimo i benefici per il nostro territorio - commenta il sindaco De Pascale - Per affrontare con successo le sfide del turismo di oggi è fondamentale dotarsi di strumenti adeguati. Dobbiamo impegnarci per trasformare i visitatori in turisti e rendere la nostra città una tappa importante anche per chi visita luoghi vicini. In questa logica è evidente quanto sia strategico agire in sinergia con i territori limitrofi per valorizzare al meglio un'offerta che sappia parlare al turista contemporaneo. Questo progetto, portato avanti grazie al forte impegno dell’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini, che ringrazio per il lavoro straordinario fatto in questi anni in Regione, ora può decollare o naufragare rispetto all’evoluzione dei trasporti. Oggi la mobilità e il trasporto delle persone dentro la destinazione e verso la destinazione, e in particolare le connessioni con Bologna e con le linee di alta velocità che portano a Milano, Firenze, Roma e Venezia, sono l’elemento centrale per il successo di questa destinazione turistica. Dunque ora l’impegno di tutti, oltre che continuare a investire in promozione, deve essere quello di migliorare le connessioni dei trasporti”.

Il coordinatore: "Amplieremo il catalogo di prodotti turistici"

“La Cabina di Regia della Destinazione Turistica Romagna è l'organo di rappresentanza delle imprese della filiera turistica, nella nuova configurazione della strategia di marketing turistico che passa dai prodotti delle vecchie Unioni, ai territori, nascono nuove opportunità commerciali per le nostre imprese - ha aggiunto Gianfranco Vitali, Coordinatore Cabina di Regia Destinazione Turistica Romagna - In Romagna attualmente abbiamo 87 Club di Prodotto (aggregazioni commerciali private) che possiamo definire i nostri "rivenditori" nei mercati internazionali, ora il loro "catalogo" di prodotti si potrà ampliare in modo consistente in quanto tanti territori uniti, tanti prodotti trasversali a tutta la Destinazione, consento la creazione di pacchetti inediti che il mercato sta chiedendo. I Tour operator internazionali sono alla ricerca di turismo esperienziale legato alle tradizioni locali e solo unendo le forze commerciali alle realtà territoriali si possono creare nuovi prodotti di alta qualità. A questo proposito la Cabina organizzerà un tour di presentazione e di ascolto in tutta la Destinazione durante i mesi di maggio e giugno 2018, per comunicare la nuova strategia promo commerciale e raccogliere suggerimenti dai vari soggetti territoriali”.

Il sindaco di Rimini Gnassi: "Non dobbiamo inventarci una vocazione turistica: l'abbiamo già"

“La Romagna è un puntino sulle carte geografiche mondiali, ma interessa a tutti e crea un’emozione unica - ha concluso Andrea Gnassi, sindaco di Rimini e presidente della Destinazione Turistica Romagna -  E’ difficile trovare un’area turistica in Italia e all’estero che abbia un’offerta delle dimensioni e della varietà di proposte della Destinazione Turistica Romagna. Le Province che ne fanno parte nel 2017 hanno totalizzato circa 31 milioni di presenze e 6.9 milioni di arrivi. Parliamo di un distretto naturale ad altissima vocazione turistica, che già oggi entra nelle prime 25 posizioni delle città al mondo con più arrivi turistici. Il nostro è un distretto turistico che, pur avendo la propria centralità nell’offerta balneare, presenta una varietà senza eguali: non un solo prodotto turistico, ma un territorio creatore di emozioni senza tempo. Quale territorio nell’arco di neanche 100 chilometri propone i mosaici di Ravenna, il castello estense di Ferrara, il mare, il porto canale leonardesco di Cesenatico, Fellini, Piero della Francesca e il Tempio Malatestiano di Leon Battista Alberti, il paradiso naturalistico di Comacchio che è la nostra Camargue italiana? Sono queste le terre che nel Rinascimento erano contese tra le varie signorie: i Malatesta a Rimini e Cesena, i d’Este a Ferrara, uno dei massimi centri del Rinascimento italiano, riconosciuta dall’Unesco Patrimonio Mondiale dall’Umanità. I Da Polenta a Ravenna, città eletta per ben tre volte capitale che con la magnificenza della sua storia ci ha lasciato una grande eredità di monumenti: otto edifici dichiarati Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco, oltre ai mosaici più belli del mondo. Abbiamo chance enormi, perché abbiamo già il nostro petrolio/energia rinnovabile, non dobbiamo inventarci una vocazione. L’abbiamo già. La nuova legge regionale ci consente oggi di fare un ulteriore salto di qualità, ci consente di mixare prodotti e destinazioni, turismo con territorio, immettendo - attraverso un modello nuovo di gestione turistica territoriale - nuova linfa all’innovazione del prodotto e alla promo-commercializzazione, all’integrazione tra pubblico e privato, elemento che continuerà ad essere l’asse portante della nostra programmazione. Occorre lavorare sui sistemi integrati di accoglienza, sul rinnovamento del prodotto, sul rilancio strutturale. Nel mondo crescono i flussi turistici internazionali, cresce la propensione a viaggiare, nascono nuovi mercati, siamo il Paese più desiderato, ma per vincere le nuove sfide non basta, per vincere le nuove sfide bisogna avere una strategia di sistema, sistemi integrati di accoglienza, logistica, trasporti (fly and rail), servizi, contesti urbani riqualificati. Alla base delle azioni della Destinazione c’è la volontà di passare dalla frammentazione all’integrazione di territorio e prodotto, creando una rete di servizi fra loro connessi di prodotti turistici trasversali e tematici. Le imprese fornitrici di servizi per i visitatori gli operatori insieme alla destinazione devono mettere in atto una rete locale di offerta efficace ed efficiente che promuova e comunichi un'identità precisa della destinazione. Le reti di prodotto dovranno divenire riconoscibili quali identità di prodotto e territorio, valorizzate da aggregazioni di risorse attrattive, di infrastrutture, di servizi. L’integrazione saprà ampliare la varietà di alternative, la disponibilità di informazioni in maniera trasversale e multisettoriale, creare una serie di prodotti turistici tematici e trasversali, migliorare quelli esistenti. Obiettivi principali saranno la crescita del numero atteso di turisti e l'incremento dei flussi, il riposizionamento dei mercati, l'approccio a nuovi mercati, l'incremento del valore aggiunto delle attività economiche del territorio, l'incremento della notorietà della destinazione, la valorizzazione delle esperienze turistiche, dei prodotti turistici consolidati attraverso l'utilizzo di nuove tecnologie, la creazione di maggiore notorietà e visibilità sul Web della destinazione, la creazione di un sentimento positivo verso le proposte turistiche della destinazione, il consolidamento dei prodotti turistici esistenti, la creazione e lo sviluppo di nuovi prodotti turistici trasversali e tematici, l'incremento dell'immagine della destinazione turistica come accessibile adatto a tutte le domande turistiche. I prodotti della destinazione dovranno essere fruibili e comunicati a tutti, divenendo strumento di inclusione e coesione territoriale, permettendo i collegamenti tra territori.".

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