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Il sistema cooperativo ravennate resiste alla crisi: occupazione in lieve crescita

A metà 2013 l’occupazione dipendente delle cooperative attive in provincia di Ravenna (oltre 20.700 lavoratori) risulta in aumento di circa il 2% rispetto al giugno 2008

Il sistema cooperativo ravennate resiste alla crisi. Questa la principale indicazione che emerge da una recente analisi della Camera di Commercio di Ravenna, in collaborazione con Unioncamere Emilia Romagna e Gruppo CLAS S.p.A., resa possibile dalla banca dati Smail. Nella provincia negli ultimi cinque anni cala l’occupazione in complesso, mentre si registra una crescita da parte del sistema della cooperazione.

A metà 2013 l’occupazione dipendente delle cooperative attive in provincia di Ravenna (oltre 20.700 lavoratori) risulta in aumento di circa il 2% rispetto al giugno 2008, a fronte di una variazione complessivamente negativa dell’occupazione dipendente a livello provinciale (-3,6%). Nello stesso periodo, il numero di imprese cooperative è aumentato del 2,2%, raggiungendo le 569 unità, questo mentre il numero totale di imprese attive in provincia si è ridotto della stessa percentuale (-2,2%).

Tale crescita è stata senza dubbio favorita dal fatto che le imprese della cooperazione operano in buona parte nei servizi, settore che ha risentito in misura minore della crisi e nel quale è occupato il 61% dei dipendenti delle cooperative. Tra i servizi, il comparto del commercio e del turismo è quello che concentra il maggior numero di dipendenti (oltre 3.400), seguito dalla sanità e assistenza sociale (oltre 3.100) e dai trasporti e logistica (oltre 2.300). Le cooperative che operano nell’industria, costruzioni comprese, occupano quasi 6.100 dipendenti (il 29% del totale) e quelle agricole oltre 1.900 (9%).

Nell’ultimo anno (giugno 2012-giugno 2013), l’occupazione dipendente nelle cooperative si è mantenuta sostanzialmente stabile (la variazione è pari a -0,2%), in controtendenza dunque rispetto alla flessione occupazionale ben più decisa relativa al complesso delle imprese attive nella provincia (-4,1%). A livello settoriale, le variazioni occupazionali dell’ultimo anno si presentano piuttosto articolate. Nonostante le note difficoltà del settore delle costruzioni, che vedono coinvolte anche importanti realtà cooperative, Smail registra un incremento dell’occupazione in tale comparto riconducibile all’acquisizione da parte di una società cooperativa di una impresa di ingegneria civile di grandi dimensioni e dei relativi dipendenti. Gli altri settori mostrano tendenze al rialzo più contenute (attorno al 2%) nei servizi operativi e nella sanità e assistenza sociale. Risultano invece percentualmente molto negative nei trasporti e nella logistica (-9%) e in calo anche nel settore agricolo (-4%), nel commercio e turismo e nell’industria in senso stretto.

Risulta invece in calo l’occupazione dipendente delle cooperative sociali passata nell’ultimo quinquennio da quasi 3.800 a quasi 3.700 lavoratori (-2,5%), a fronte tuttavia di un incremento nel numero di imprese (+13%) cha sfiorano attualmente il centinaio di unità. Nell’ultimo anno, viceversa, i dipendenti delle cooperative sociali risultano in lieve crescita (+0,2%). Tali realtà operano in gran parte nel campo sanitario-assistenziale ed educativo (tipo A, secondo la tipologia di iscrizione agli albi regionali) che concentra il 66% delle imprese e l’81% dei dipendenti.

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