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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Si interrompe la crescita dell’export provinciale: persi 56 milioni di euro

Il risultato negativo è prevalentemente ascrivibile alla diminuzione del 4,2% (-58 mln) delle esportazioni destinate ai paesi dell’Unione Europea che, con una quota di oltre il 70%, rappresenta il mercato di riferimento delle imprese ravennati

Si interrompe la crescita dell’export provinciale. Sulla base dei dati resi disponibili dall’Istat nei giorni scorsi, rende noto la Camera di Commercio, "nei primi sei mesi del 2014 il valore delle esportazioni per la nostra provincia è risultato pari a 1,9 miliardi di euro, con una flessione del 2,9% (-56 milioni) rispetto al primo semestre del 2013. Il risultato negativo è prevalentemente ascrivibile alla diminuzione del 4,2% (-58 mln) delle esportazioni destinate ai paesi dell’Unione Europea che, con una quota di oltre il 70%, rappresenta il mercato di riferimento delle imprese ravennati".

"Su tale andamento pesa in modo determinante il crollo delle merci dirette verso un singolo paese, il Regno Unito (-145 milioni pari al -47,4%), riconducibile agli effetti di un evento anomalo verificatosi nel 2° trimestre dell’anno passato, che influenza il confronto tra il 2014 e il 2013 - continua l'ente camerale -. In quel trimestre le esportazioni di prodotti in metallo nel Regno Unito hanno subito un incremento vertiginoso (circa 200 milioni), conseguenza di eccezionali operazioni internazionali, al netto del quale anche in questa prima metà del 2014 l’export risulterebbe in crescita".

"Infatti ad esclusione del Regno Unito, e in misura minore Francia (-11,5 milioni pari al -6%) e Russia (0,90 mln, -2,2%)  i traffici con i restanti principali paesi partner commerciali delle imprese ravennati mostrano un segno positivo - prosegue l'informativa -: crescono le esportazioni destinate in Germania (+3,8 mln, +1,2%), Spagna (+21,4 mln, +23,2%), Polonia (+30,3 milioni, +41,2%), Stati Uniti (+16 milioni, +24%), Austria (+2 milioni, +3,5%) e Romania (+17 milioni, +43,9%)".

"Al di fuori dell’Unione, aumentano in modo significativo le vendite nel mercato nord americano e in tono più contenuto in quello medio-orientale e dell’Asia centrale - viene illustrato -. All’opposto diminuiscono i traffici commerciali verso i paesi europei non UE, come pure verso i paesi dell’Asia orientale, Africa settentrionale e America del Sud. Come sempre, i principali prodotti esportati dalle nostre imprese sono quelli chimici che nella prima metà dell’anno, mostrano un aumento delle vendite all’estero  di 10,5 milioni pari al  2,7%. A seguire i prodotti della metallurgia (+84,5 milioni, +35,4%) e i macchinari (+43,8 milioni, +16,0%) con incrementi decisamente superiori".

"Per la ragioni indicate i prodotti in metallo subiscono un vero e proprio crollo (-179,5 mln, -64,0%).  Risultano tuttavia in diminuzione anche le esportazioni di prodotti alimentari (-15,5 milioni, -9,1%) e di bevande (-38,7 mln, -40,6%), ma non di prodotti agricoli (+9,0 milioni, +14,0%) - conclude l'analisi -. Positivo l’andamento nei rimanenti settori caratteristici dell’export ravennate, quali apparecchiature elettriche (+3,7 mln,+3,2%) , prodotti ceramici (+4,6 mln, +8,5%) e prodotti in gomma plastica (+7,5 milioni, +15,3%). Continua infine il buon momento del settore legato alla cantieristica navale per l’industria estrattiva off-shore (altri mezzi di trasporto, +29,4 milioni, +655,2%)".

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