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"Destinazione Romagna", province unite sul turismo

Si è svolto nella sede della Camera di commercio di Ravenna un incontro tra le Camere di Ravenna, della Romagna Forlì-Cesena e Rimini e di Ferrara per valutare la possibile adesione al nuovo impianto dell'ordinamento turistico regionale

Si è svolto nella sede della Camera di commercio di Ravenna un incontro tra le Camere di Ravenna, della Romagna Forlì-Cesena e Rimini e di Ferrara, rappresentate dai tre presidenti, rispettivamente Natalino Gigante, Fabrizio Moretti e Paolo Govoni, per valutare la possibile adesione al nuovo impianto dell'ordinamento turistico regionale disegnato dalla Legge regionale n. 4/2016. All'incontro hanno preso parte anche il vicepresidente della Camera di Ravenna Giorgio Guberti, il segretario generale Maria Cristina Venturelli e il direttore dell'Unione regionale delle Camere di commercio Claudio Pasini.

Sulla base del nuovo impianto previsto dalla legge, sono state costituite le tre destinazioni turistiche: Emilia, Romagna, Città metropolitana (Bologna), alle quali possono partecipare da statuto anche le Camere di commercio. Univoca e condivisa la posizione dei tre presidenti, che evidenziano il contributo sul tema della valorizzazione e dello sviluppo del turismo che le Camere possono dare, soprattutto in virtù della riforma che, ridisegnando i compiti e le funzioni istituzionali, ha attribuito nuove funzioni tra cui quella della valorizzazione del patrimonio culturale e dello sviluppo del turismo.

Il direttore dell'Unioncamere regionale Claudio Pasini ha ripercorso la storia dell'ordinamento turistico regionale e ha evidenziato il forte ritorno economico in termini di PIL e occupazione che il turismo dei quattro territori dà all'economia regionale, dati significativi che devono portare ad una riflessione seria sul ruolo camerale. “Le Camere di commercio sono tra i pochi enti che, nel panorama istituzionale, oltre a parlare di aggregazioni le stanno compiutamente perseguendo e in quest'ottica è opportuno che si parli di temi e di competenze, tra cui non può non esserci il turismo”, evidenzia il presidente ferrarese Govoni.

Il territorio riminese nell'ambito della destinazione turistica Romagna esprime il presidente, nella persona del sindaco Gnassi, e 5 componenti del CDA, mentre i restanti territori, Forlì-Cesena, Ravenna e Ferrara esprimono, ad oggi, 3 componenti ciascuno. “Questo incontro evidenzia la possibilità e la volontà della costituita Camera della Romagna e della costituenda Camera di Ravenna e Ferrara di lavorare insieme e di portare avanti temi comuni, al di là dei confini e delle competenze territoriali di ciascuno, in particolare su temi come quello turistico, che deve coinvolgere tutti i nostri territori”, sottolinea Fabrizio Moretti.

Al termine del confronto il presidente ravennate Gigante prefigura i prossimi passi da compiere: “In considerazione del peso che l'economia turistica di questi quattro territori ha in termini di occupazione e valore aggiunto e delle competenze nei settori culturale e turistico che il governo ha voluto assegnare al sistema camerale con la riforma in corso di applicazione, credo che valga la pena affrontare in maniera puntuale e convinta il tema della nostra partecipazione al nuovo impianto turistico regionale. È indubbio che le Camere possano portare un forte contributo in termini di competenze e anche di risorse, nel caso in cui il Ministero approvi l'aumento del diritto annuale del 20% che il sistema sta avanzando. Per questo ci riproponiamo a breve un confronto sia con il presidente della destinazione turistica Gnassi sia con l'assessore regionale Corsini per i debiti approfondimenti sulle condizioni di partecipazione dei nostri enti”.

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