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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

"E' ingiusto far pagare alle imprese tasse sui redditi non ancora incassati"

"In merito alla Legge di Stabilità – afferma Burioli - riteniamo profondamente ingiusto far pagare alle imprese imposte sui redditi non ancora incassati"

Giovedì, alle ore 20.30, nella sede della Cna provinciale in viale Randi 90 a Ravenna si terrà il convegno “Legge di Stabilità 2016. Fisco e Lavoro, cosa cambia?”. Interverranno Claudio Carpentieri e Stefano Di Niola, rispettivamente responsabile Ufficio Politiche Fiscali e responsabile dipartimento relazioni sindacali della Cna nazionale. A seguire l’intervento del direttore della Cna di Ravenna, Massimo Mazzavillani. Presiederà i lavori il presidente dell’Associazione ravennate, Pierpaolo Burioli. L’iniziativa è gratuita e aperta al pubblico.

“In merito alla Legge di Stabilità – afferma Burioli - riteniamo profondamente ingiusto far pagare alle imprese imposte sui redditi non ancora incassati. Ingiusto il fatto che gli utili non distribuiti delle imprese personali non abbiano la stessa tassazione delle società di capitali. È inaccettabile far pagare la Tari anche sui rifiuti speciali che le imprese sono costrette a smaltire a costi sostenuti al di fuori del servizio comunale e, soprattutto, far pagare l'Imu sugli immobili che servono alle aziende per lavorare senza neanche poter dedurre l’imposta integralmente.  Non riusciamo a comprendere la differenza di trattamento riservato a un capannone artigiano rispetto a una serra agricola. Ed è così che poi si arriva a far aver una tassazione totale per le piccole e medie imprese che raggiunge come dato medio nazionale il 62,2% e, a livello locale, il62,2% , la media locale è del 60,5 %. Troviamo difficile comprendere poi perché il disegno di legge di stabilità non abbia messo fine al reverse charge e allo split payment; all'aumento dal 4 all’8% della ritenuta di acconto sui bonifici per gli interventi di riqualificazione energetica e ristrutturazione degli edifici. Sono due provvedimenti che drenano liquidità preziosa e peggiorano la situazione finanziaria delle piccole medie imprese che ancora fanno fatica a essere pagate sia dai privati sia dalle Pubbliche Amministrazioni. Altrettanto preoccupante la possibilità per i soggetti no tax area di optare per la cessione della detrazione fiscale loro spettante per gli interventi di riqualificazione energetica su parti comuni di condomini alle imprese fornitrici di lavori. Inoltre, c’è da evidenziare la scarsa efficacia dell’estensione del reverse charge nel rapporto tra Consorzi e imprese consorziate”.

“Dobbiamo essere coscienti – continua Burioli - che ci troviamo in una situazione ancora complicata a causa della disponibilità di credito bancario per le piccole imprese, purtroppo sempre più ridotta. Un solo dato per illustrare la situazione: in ambito nazionale in sette anni gli impegni bancari verso l'artigianato sono calati del 25%. Una riduzione sproporzionata rispetto alla effettiva rischiosità del comparto e alle regole severe imposte agli intermediari finanziari. Una riduzione che non incontra più argini nel rilascio di garanzie da parte dei Confidi. È sempre più evidente che per contrastare la crescente selettività del credito ci sia bisogno di nuove soluzioni che passano anche attraverso una amplificazione del ruolo e delle funzioni dei Confidi”.

“Positive alcune risposte a richieste da lungo tempo avanzate dalla Cna. Ci riferiamo, in particolare – prosegue ancora Burioli - a misure quali il super ammortamento e la proroga delle agevolazioni per gli interventi di ristrutturazione edilizia e riqualificazione energetica; misure che riteniamo importanti per la ripresa degli investimenti privati. Ma anche all'allentamento del patto di stabilità  interno degli Enti Locali che può favorire la ripresa degli investimenti pubblici  con interventi per la riqualificazione di scuole e uffici pubblici e per la manutenzione e la riqualificazione del territorio. In un paese che dal 2007 ad oggi ha registrato il 30% di calo degli investimenti, misure e stimoli a investire sono indispensabili. E occorre investire non solo in beni materiali e infrastrutture, ma in innovazione, ricerca, internazionalizzazione e organizzazione che sono fondamentali  per aiutare i piccoli ad agire da grandi. Da questo punto di vista riteniamo possa arrivare un aiuto concreto dal piano nazionale per la banda ultra larga”.

“Condividiamo anche le misure in materia di lavoro, – conclude Burioli - in particolare quelle che con la proroga dell’esonero contributivo incentivano le imprese a creare occupazione stabile e che, con il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga, offrono maggiori tutela ai lavoratori. Sul fronte del fisco, riteniamo segnali importanti l'incremento della franchigia Irap e la revisione del regime forfettario dei contribuenti minimi,  ma ancora troppo deboli per ridurre la drasticamente la pressione fiscale che rimane il vero nodo da sciogliere”. 

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