Economia, segnali di ripartenza dalla cooperazione ravennate

Sono stati presentati il 29 novembre all’albergo Cappello i dati consuntivi 2015 delle associate alla Alleanza delle Cooperative Italiane della provincia di Ravenna, che raggruppa le tre centrali Agci Ravenna-Ferrara, Confcooperative Ravenna e Legacoop Romagna. “I dati testimoniano che Ravenna e la sua provincia restano una terra cooperativa. Le posizioni associative e il prestito sociale sono aumentati e questo vuol dire che tutte le famiglie hanno un rapporto di qualche tipo con una cooperativa. I dati sono incoraggianti, ma sappiamo che abbiamo davanti ancora anni difficili”. Questo il commento di Mario Mazzotti (Legacoop), che insieme ad Alessandro Brunelli (Agci) e Carlo Dalmonte (Confcooperative) ha presentato i numeri del consuntivo.

Il primo elemento positivo che si ricava dall’analisi dei dati è che il valore della produzione rispetto al 2014 è cresciuto del 3,23%, passando da 5.550 a 5.730 milioni di euro. Di particolare rilevanza il risultato del terziario e servizi, ma il dato è dovuto in particolare alla rilevanza di nuove associate, mentre anche settori sociali mutuo e consumo distribuzione hanno prodotto risultati positivi con, rispettivamente, +9,96 e +5,39 per cento.

L’agroindustria si conferma il settore più rilevante in termini di valore della produzione e occupati. Anche l’utile, nonostante un leggero segno negativo, è migliorato rispetto al 2014, facendo ben sperare in una ripresa che porti a risultati positivi nei prossimi bilanci.

Subiscono una piccola contrazione, invece, le riserve indivisibili, tendenza iniziata già nel 2013: nel 2015 ammontavano a 1.612 milioni di euro (-3,38% rispetto al 2014), segno delle difficoltà nella chiusura dei bilanci negli ultimi esercizi. Si incrementano invece il patrimonio netto (+3,41%, da 2 miliardi 472 milioni a 2 miliardi 556 milioni) e il capitale sociale, che passa da 883 milioni del 2014 a 948 milioni nel 2015.

Per quanto riguarda l’occupazione, i dati mostrano una tenuta: gli occupati erano 24.319 nel 2014, mentre nel 2015 sono stati 24.081. Costruzioni e logistica hanno perso occupazione, mentre agroindustria e servizi alla persona hanno registrato andamenti positivi, rispettivamente dell’1,2 e del 2,53 per cento.

In crescita le posizioni associative, che sono passate da 287.489 a 289.506. Un risultato reso possibile soprattutto dalle cooperative di consumo e distribuzione, che da sole contano oltre 186mila soci.

I dati sono rilevati dai bilanci delle 400 imprese associate alle tre centrali.