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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Edilizia: "Abolito il 'mostro' che introduceva adempimenti punitivi per le imprese"

La CNA esprime soddisfazione per l’abolizione del DURT decisa dalle Commissioni riunite del Senato. Questo nuovo mostro partorito dalla Camera non faceva che introdurre ulteriori adempimenti punitivi per le imprese

La CNA esprime soddisfazione per l’abolizione del DURT decisa dalle Commissioni riunite del Senato. Questo nuovo mostro partorito dalla Camera non faceva che introdurre ulteriori adempimenti punitivi per le imprese. Ma la soluzione risulta incompleta se non accompagnata dalla definitiva soppressione della responsabilità solidale negli appalti. Questo è l’obiettivo prioritario che viene richiesto a gran voce da Davide Pezzi, presidente di CNA Costruzioni Ravenna.

“Questa disciplina – sottolinea Pezzi - introdotta nell’agosto del 2012, non ha prodotto alcun risultato utile per le imprese, anzi! Obbligandole, infatti, alla corresponsabilità del versamento delle ritenute relative ai dipendenti che vengono utilizzati per appalti e subappalti, di fatto ha rallentato pericolosamente i pagamenti in una fase nella quale la vita stessa delle imprese dipende dalla disponibilità di liquidità e di credito”.

“Sono circa 5000 – continua Pezzi - le imprese artigiane iscritte alla Camera di Commercio di Ravenna potenzialmente interessate a un provvedimento che deve essere immediatamente attuato. Anche perché la responsabilità solidale non è stata in grado di produrre alcun risultato utile neppure sul versante della lotta al lavoro nero e all’economia sommersa. La CNA ritiene che sia arrivato il momento  di intervenire con urgenza per eliminare tutti gli aggravi , i ritardi e le difficoltà che, soprattutto le piccole imprese, sono costrette a sopportare nello svolgere compiti di controllo che spettano all’amministrazione finanziaria”.

“Attraverso una indagine condotta recentemente su un campione rappresentativo di imprese del settore costruzioni – prosegue ancora Pezzi - è stato chiaramente evidenziato che la produzione dei documenti da presentare al committente per ottenere il pagamento costituisce una sorta di meccanismo diabolico, essendo necessario raccogliere e ricostruire  tutta la documentazione riferita alla realizzazione dell’appalto. L’indagine evidenzia, inoltre, che quasi sempre si è costretti all’autocertificazione che comporta un onere per spese di consulenza che può anche superare i tremila euro annui. Un costo insostenibile per le imprese di più piccola dimensione e, in ogni caso, ingiustificato in quanto trasferisce su di esse compiti di controllo che spettano alle Amministrazioni fiscali”.

“Per questi motivi – conclude Pezzi - la CNA ha chiesto al Parlamento di assumere una decisione drastica affinchè venga cancellata la responsabilità solidale negli appalti eliminando definitivamente quell’ostacolo che oggi costituisce l’ennesimo eccesso di burocrazia tipico del nostro Paese e, contemporaneamente, rappresenta un grave freno per le aziende nel loro percorso finalizzato a garantire lavoro e sviluppo”.

 
 

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