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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia Faenza

Faenza 2025, Cna: "Proponiamo un patto per il territorio"

“Proponiamo, pertanto – prosegue Zama - un “patto per il territorio” che, se sapremo lavorare insieme: associazioni di impresa, istituzioni, imprese, banche, scuola, centri di ricerca, potrà aiutare lo sviluppo locale"

Martedì, alle ore 20.45, nella sede della Cna di Faenza in via San Silvestro 2/1, si terrà l’evento “Faenza 2025, idee e proposte per lo sviluppo del territorio” dove verranno presentate pubblicamente le proposte per lo sviluppo della città, definite al termine di un percorso formativo rivolto al gruppo dirigente dell’Unione Cna dei Comuni della Romagna Faentina. Interverranno Giovanni Malpezzi, sindaco di Faenza e Pierpaolo Burioli, presidente provinciale della Cna.

I progetti saranno illustrati dagli imprenditori che hanno partecipato al corso “Faenza 2025”, coordinati dalla consulente Cna Ecipar, Monia Morandi. Presiederà i lavori il presidente della Cna della Romagna Faentina, Gian Piero Zama. Saranno presenti i Sindaci dei Comuni dell’Unione della Romagna Faentina. Al termine, sarà proiettata una videointervista dove gli alunni dell’Istituto comprensoriale “San Rocco” presenteranno le loro idee per “Faenza 2025”. La partecipazione all’evento è gratuita.

“Siamo partiti dalle valutazioni su come è cambiata la nostra economia - sottolinea Gian Piero Zama, presidente dell’Unione Cna dei Comuni della Romagna faentina - per giungere a definire proposte che il 10 giugno presenteremo al confronto coi Sindaci del territorio. Come saranno Faenza e il suo comprensorio fra 10 o 15 anni se non attuiamo oggi iniziative economiche e sociali in grado di preparare il futuro del nostro territorio:  quali saranno i settori economici prevalenti ? Come saranno composte le aziende? Questi gli interrogativi che ci siamo posti, ben sapendo che occorrono politiche da attuarsi oggi per sostenere un tessuto economico vivace e ricco di capacità imprenditoriali, ma che occorre accompagnare con azioni e impegni concreti per puntare ad una Faenza del 2025, moderna e competitiva”.

“Proponiamo, pertanto – prosegue Zama - un “patto per il territorio” che, se sapremo lavorare insieme: associazioni di impresa, istituzioni, imprese, banche, scuola, centri di ricerca, potrà aiutare lo sviluppo locale, un patto che propone una visione propositiva dello sviluppo che parte dal ruolo delle Istituzioni e della Unione dei Comuni, per arrivare al tema delle politiche per la semplificazione burocratica, tema attualissimo in cui quotidianamente si imbattono cittadini e imprese. Affrontiamo poi il tema della qualità del territorio, dai valori ambientali e culturali che esprime per sottolineare l’importanza di una politica energetica che valorizzi la riqualificazione degli edifici e la produzione di energia da fonti rinnovabili che possono contribuire, da subito, a generare lavoro e sostenere la ripresa economica. Un’occasione anche per esprimere solidarietà alle imprese e alle famiglie che hanno subìto i danni così rilevanti della tempesta che ha pesantemente colpito una parte del nostro territorio. C’è poi la problematica legata alle filiere produttive e al sostegno alle attività del comparto manifatturiero che, nei 10 anni appena trascorsi, ha perso nel nostro comprensorio oltre 2.700 occupati: occorre valorizzare i saperi diffusi, le conoscenze e il saper fare che hanno contribuito a sviluppare settori di avanguardia nella produzione di nuovi materiali”.

E’ necessaria, a nostro avviso – continua ancora Zama - una riscoperta del valore della cultura del legame fra territorio e comunità. In questa logica, pensiamo a una forte collaborazione fra cultura, impresa e formazione e a uno sviluppo delle infrastrutture; in particolare, riteniamo che Faenza debba essere al centro di una “autostrada informatica”, così come sono necessari interventi nel campo della logistica con la realizzazione del nuovo scalo merci e l’apertura, finalmente! del nuovo casello sull’A14 tra Castel Bolognese e Solarolo. Non ultimo il tema del contrasto alle situazioni di illegalità e all’abusivismo e il sostegno deciso alle attività di impresa  che operano nel rispetto delle normative e delle regole che valorizzano la competitività e la capacità imprenditoriale”. “Un progetto – conclude Zama - dove è indispensabile una attenta collaborazione anche dal mondo del credito che sappia affiancare le piccole imprese nei progetti di ricerca e nello sviluppo all’accesso ai nuovi mercati”.

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