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Faenza, crisi alla "Hs Penta". Fiom all'attacco: "No a licenziamenti"

A seguito dell'apertura della procedura di mobilità da parte dell'azienda HS Penta, specializzata nel settore dell'oleodinamica, di Faenza le parti si sono incontrate nella giornata di martedì 11 ottobre

A seguito dell'apertura della procedura di mobilità da parte dell'azienda HS Penta, specializzata nel settore dell'oleodinamica, di Faenza le parti si sono incontrate nella giornata di martedì 11 ottobre, per la discutere le conseguenze di questa decisione. La Fiom Cgil ribadisce quanto già espresso in un incontro avvenuto lo scorso 7 ottobre: “a fronte dell'impossibilità di reimpiego per i 47 dipendenti, ad oggi posti a cassa integrazione a zero ore, si faccia uso degli ammortizzatori sociali disponibili”.


In particolare si chiede che si faccia ricorso alla cassa integrazione straordinaria che darebbe la possibilità di traghettare queste 47 persone e le loro famiglie attraverso la grave crisi in corso e la cui fine pare non vedersi. “Crediamo come Fiom che l'impegno sociale di tutte le parti debba essere quello di garantire ai lavoratori la migliore soluzione possibile – afferma il sindacato -, auspicando che in questo anno le condizioni del mercato diventino favorevoli. Riteniamo che lo strumento della cassa straordinaria, accompagnato da una procedura di mobilità volontaria, darebbe la possibilità ai lavoratori di ricollocarsi e all'azienda di poter gestire tra un anno una situazione diversa senza il numero di esuberi attuali”.

Fiom-Cgil non è soddisfatta dell'incontro di martedì mattina perchè “non ha sortito un risultato positivo e anzi pare farsi strada la soluzione dell'utilizzo della cassa in deroga regionale fino al prossimo dicembre seguito dalla messa in mobilità dei 47 lavoratori”. La Fiom ritiene questa proposta “inadeguata date le condizioni attuali, e vista la possibilità di utilizzo di altri ammortizzatori sociali e, soprattutto, vista l'impossibilità dell'azienda di garantire ad oggi l'orario di lavoro pieno nemmeno a coloro che non sono in cassa integrazione a zero ore. Per effetto del mancato accordo tra le parti, la discussione riprenderà nelle strutture della Provincia entro i tempi previsti dalla procedura.  L'auspicio è che si riesca a trovare una soluzione favorevole per ulteriori 47 famiglie che rimarranno senza lavoro”.
 

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