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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Guardie giurate, la replica: "Stato di agitazione? Adesione sotto il 4%"

“Su 110 dipendenti che conta l’azienda nella provincia di Ravenna, solo quattro hanno aderito all'agitazione sindacale"

“Su 110 dipendenti che conta l’azienda nella provincia di Ravenna, solo quattro hanno aderito all'agitazione sindacale. L’adesione allo stato di agitazione (dichiarato con una semplice email al di fuori delle procedure previste dalla legge in questi casi) alle cause indicate dal sindacato è dunque risultata inferiore al 4%”: è quanto replica la “Cittadini dell’ordine Spa” al sindacato Ugl, che con una nota stampa alcuni giorni fa aveva mosso una serie di contestazioni all'azienda che si occupa di sicurezza privata.  L’azienda respinge le critiche dell'Ugl: “Cittadini Dell’Ordine Spa da sempre lavora nel rispetto delle disposizioni di legge in termini di sicurezza sul lavoro, mettendo ai primi posti la sicurezza delle proprie guardie e la qualità del servizio per i propri clienti”.

E quindi replica nei singoli punti sollevati dall'Ugl: “Per quanto riguarda le presunte carenze citate dal sindacato, i giubbotti antiproiettile sono dati in dotazione ai dipendenti come da disposizioni normative del DM 269/2010. Anche sui servizi di piantonamento l’azienda si attiene scrupolosamente alle disposizioni di legge e al proprio regolamento interno, approvato dalla Questura di Bolzano, dopo un’attenta valutazione da parte di tutte le Questure dei territori in cui opera Cittadini dell’Ordine Spa compresa quella di Ravenna. In merito al diritto al riposo, l’azienda ricorda che in caso di esigenza si può richiedere di saltare il turno riposo come previsto dal contratto collettivo nazionale di categoria: questa azione viene comunque intrapresa solo previa disponibilità delle guardie e per necessità di servizio improvvise o impreviste (servizi straordinari, improvvise defezioni per malattie o infortuni del personale dipendente, eccetera). Per quanto riguarda i turni continuativi, i turni di 12/13 ore sono previsti solo in caso di necessità o per un surplus di richieste di servizi e comunque vengono trattati come previsto dal contratto di categoria. Sul rimborso chilometrico, l’azienda è dotata di disposizioni standard seguite da tutto il personale; può però capitare che alcuni dipendenti consegnino la documentazione in ritardo rispetto ai tempi previsti dalla procedura, e questo comporta inevitabilmente uno slittamento dei rimborsi nella busta paga del mese successivo”.

Ed ancora: “Sui presunti trattamenti ritorsivi citati dal sindacato, l’azienda sottolinea che non ha modificato neanche un servizio delle poche guardie che hanno aderito al cosiddetto stato di agitazione. Per evitare di mettere a rischio un servizio di sicurezza complementare a quello della forza pubblica, l’azienda grazie alla collaborazione degli altri dipendenti ha disposto una guardia già sul posto per presidiare i clienti in cui prestano servizio i pochi dipendenti che hanno aderito allo stato di agitazione ed evitare quindi eventuali disagi o disservizi”.

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