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Economia Russi

Riapre la Cantina di Russi: 2 milioni dalla Regione col Programma di sviluppo rurale

La ristrutturazione della Cantina di Russi - attiva già negli anni ’50 del secolo scorso - rientra in un più ampio piano di ammodernamento degli stabilimenti di Agrintesa

Più grande, più moderna ed efficiente. Riapre i battenti la storica Cantina di Russi, che torna operativa per il ritiro e la lavorazione dell'uva già per la vendemmia in corso. La struttura vitivinicola di Agrintesa - la cooperativa agricola che associa 4.000 produttori di ortofrutta e vino - e l'annesso punto vendita, sono stati inaugurati sabato mattina dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e dall'assessore regionale all'Agricoltura, Simona Caselli, dopo un intervento di radicale ristrutturazione finanziato con 2 milioni di euro del Programma di sviluppo rurale, fondi europei che rientrano nella programmazione della Regione Emilia-Romagna.

“È importante poter contribuire a progetti come questo, che testimoniano della forza di questo territorio e della capacità di fare squadra- ha dichiarato il presidente Bonaccini-. Il ritorno all’attività della cantina di Russi mette a disposizione dei produttori del territorio una struttura moderna e all’avanguardia in grado di garantire standard di qualità e sicurezza dei vini sempre più elevati”. “Questo progetto- ha aggiunto- dà prova ancora una volta dell’efficacia di un modello organizzativo legato alla capacità dei nostri produttori di mettersi insieme, di lavorare su obiettivi comuni per conquistare nuovi traguardi e di innovare nel rispetto delle tradizioni.”

I fondi regionali hanno contribuito alla realizzazione di una nuova sala di pressatura delle uve dotata di tecnologia “a presse soffici” per migliorare la qualità di vini, la costruzione di nuovi serbatoi di stoccaggio fino a 144.000 ettolitri nonché la costruzione di un impianto frigorifero di ultima generazione che garantirà la fermentazione a freddo delle uve e la conservazione dei vini a temperatura controllata anche nel periodo estivo. Altri interventi hanno interessato il nuovo punto vendita, il laboratorio e gli spazi per i dipendenti. La ristrutturazione della Cantina di Russi - attiva già negli anni ’50 del secolo scorso -  rientra in un più ampio piano di ammodernamento degli stabilimenti di Agrintesa con l’obiettivo di recuperare margini di produttività e, nel contempo, migliorare la qualità dei prodotti e le condizioni di lavoro degli occupati.

“Avviato alla fine del 2016 – dichiara il direttore della cooperativa, Cristian Moretti –  il progetto, che ha richiesto un investimento complessivo di 12 milioni di euro, è stato completato in soli 10 mesi: tempi particolarmente rapidi che consentono ai soci di disporre della nuova struttura già dalla vendemmia attualmente in corso”. Nonostante la velocità di realizzazione, l’intervento ha trasformato profondamente la storica Cantina di Russi, dove i conferimenti di uva sono iniziati a metà degli anni 50.  “Davvero numerose e rilevanti infatti – sottolinea Moretti – le modifiche ottenute con la ristrutturazione di questo stabilimento. Innanzitutto, attraverso l’utilizzo di tecnologie assolutamente all’avanguardia, è stato possibile aumentare e qualificare sensibilmente sia la capacità di lavorazione, pari adesso a 25.000 quintali  giornalieri, sia la capacità di stoccaggio, che passa da circa 200.000 ad oltre 340.000 ettolitri grazie ai nuovi serbatoi in acciaio inox e ad un impianto frigorifero di ultima generazione in grado di garantire la fermentazione a freddo di tutte le  uve ritirate e la conservazione dei vini a temperatura controllata.”. 

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