rotate-mobile
Economia Centro / Via Alfredo Oriani, 14

Abusivismo, il settore dell'abbigliamento il più colpito: trasgrediscono le donne

Il consumatore di prodotti e servizi illegali è in prevalenza donna (nel 59,5% dei casi), dai 35 anni in su (per il 79,2%), appartenente ad un nucleo familiare di almeno due persone

Per analizzare e denunciare l’entità e le conseguenze dei fenomeni criminali sull’economia e sulle imprese, Confcommercio organizza la Giornata della Legalità, appuntamento annuale, che quest’anno si svolgerà mercoledì e sarà incentrata sui fenomeni criminali che riducono la competitività del nostro sistema produttivo, alterano la regole del mercato e danneggiano le imprese del terziario di mercato. In tale occasione verranno presentati i risultati di un indagine Confcommercio-Eurisko che analizza come sono cambiati i fenomeni criminali negli ultimi anni. 

A Ravenna, mercoledì, dopo il collegamento in diretta streaming con la sede nazionale, Confcommercio della provincia di Ravenna svolgerà, nella Sala Bini (Via Oriani, 14) l’iniziativa locale per denunciare i danni che l’illegalità e i fenomeni criminali arrecano alle imprese del commercio, del turismo, dei servizi, dei trasporti e della piccola e media impresa in generale. Per questo evento sarà mobilitato tutto il mondo associativo Confcommercio con attività di vario genere, al fine di sensibilizzare sempre di più l’opinione pubblica, le forze politiche e militari, le amministrazioni locali e tutti coloro che hanno possibilità di agire nel contrastare tale fenomeno.

CONTRAFFAZIONE E ABUSIVISMO: CRESCE IL DANNO PER LE IMPRESE - Aumenta l'acquisto illegale di abbigliamento, calzature e pelletteria, mentre diminuisce quello di prodotti ritenuti più a rischio per la salute, come alimentari, cosmetici e profumi. Questi i risultati dell'indagine sulla contraffazione e l'abusivismo realizzata da Confcommercio e presentata nel corso della Giornata di mobilitazione nazionale "Legalità, mi piace".

Un consumatore su quattro ha acquistato almeno una volta nel 2015 un prodotto o servizio illegale; in aumento rispetto allo scorso anno l'acquisto illegale di abbigliamento (+11,3%), calzature (+5,9%) e pelletteria (+2,8%), mentre diminuisce quello di prodotti contraffatti appartenenti alle categorie potenzialmente più pericolose per la salute, come alimentari, cosmetici e profumi (-5,4%); per oltre il 70% dei consumatori l'acquisto di prodotti o servizi illegali è sostanzialmente legato a motivi di natura economica ed è piuttosto normale.

Cresce la consapevolezza sui rischi per la salute (80% contro il 71% del 2014, con un aumento del 9%); il 62,1% delle imprese del commercio, del turismo, dei servizi e dei trasporti si ritiene danneggiato dall'azione dell'illegalità (+1% rispetto al 2014); in aumento la concorrenza sleale (62,5%, +1,7% in confronto al 2014) che è l'effetto illegale ritenuto più dannoso dalle imprese; per oltre l'80% delle imprese del terziario il mercato dei prodotti illegali e dell'esercizio abusivo delle professioni è in continua crescita.

L'identikit del consumatore "illegale" - Il consumatore di prodotti e servizi illegali è in prevalenza donna (nel 59,5% dei casi), dai 35 anni in su (per il 79,2%), appartenente ad un nucleo familiare di almeno due persone. Risiede principalmente al Sud (per il 43,5%), ha un livello d'istruzione medio-basso (per il 72,9%), è casalinga, pensionato, impiegato o operaio (per l'86,1%).

La diffusione dei fenomeni illegali - Rimane sostanzialmente inalterato rispetto allo scorso anno l'acquisto di prodotti illegali/contraffatti e l'utilizzo di servizi erogati da parte di soggetti non autorizzati. Nel 2015 lo dichiara il 25,8% dei consumatori, in leggera diminuzione rispetto al 2014 (-1,2%).

I prodotti e i servizi acquistati illegalmente - Tra i prodotti contraffatti è in aumento l'acquisto di abbigliamento (57,9% quest'anno rispetto al 46,6% del 2014, con un incremento di oltre l'11%); di calzature (29,2% contro 23,3% il dell'anno precedente, pari a circa il 6% in più), di pelletteria (27,7% rispetto al 24,9% del 2014, con un incremento di quasi il 3%). Diminuisce, in alcuni casi significativamente, rispetto all'anno scorso l'acquisto dei prodotti contraffatti appartenenti alle categorie potenzialmente più pericolose per la salute, come prodotti alimentari (-5,4%), cosmetici e profumi (-5,4%), farmaci (-1,3%).

Le ragioni dell'acquisto illegale - L'acquisto di prodotti o servizi illegali è sostanzialmente legato a motivi di natura economica: per il 72,1% dei consumatori "non si hanno i soldi per comprare i prodotti legali" e per il 70% dei consumatori "si pensa di fare in questo modo un buon affare, risparmiando". Il 72,4% dei consumatori è d'accordo con l'affermazione secondo la quale l'acquisto dei prodotti illegali o l'utilizzo di servizi irregolari è piuttosto normale e per di più si rivela utile per chi è in difficoltà economica. Un consumatore su tre afferma che l'acquisto illegale è effettuato in modo consapevole. Cresce la consapevolezza dei consumatori sui rischi per la salute (l'80% contro il 71% del 2014) e per la sicurezza (il 66,2% rispetto al 63,3% dell'anno scorso) derivante dall'acquisto di prodotti/servizi illegali. 

Il livello di informazione - Sette consumatori su dieci sono informati sul rischio di incorrere in sanzioni amministrative per l'acquisto di prodotti o servizi illegali e un consumatore su due ha letto, visto o ascoltato campagne di sensibilizzazione contro la contraffazione.

I meccanismi commerciali fuori dalle regole - Il 62,1% delle imprese del commercio, del turismo, dei servizi e dei trasporti si ritiene danneggiato dall'azione dell'illegalità (+1% rispetto allo scorso anno).

Gli effetti dell'illegalità sulle imprese - Tra gli effetti più dannosi prodotti dalle diverse forme di illegalità (contraffazione dei prodotti, acquisizione illegale di prodotti via internet, musica e videogiochi, abusivismo commerciale e/o esercizio illegale di una professione), le imprese indicano principalmente la concorrenza sleale (62,5%), la riduzione dei ricavi e del fatturato a causa  delle mancate vendite (34,8%), la spesa per i servizi di videosorveglianza (17,7%), il dover rinunciare ad assumere nuovi addetti o, in qualche caso, a mantenere i livelli occupazionali attuali (16,2%).

Programma dell’iniziativa
Ore  10.20 - Introduzione del Presidente Confcommercio provincia di Ravenna Paolo Caroli
Ore 10.30 - Diretta Streaming da Roma del Presidente Confcommercio Sangalli, del Ministro dell’Interno Angelino Alfano e del Ministro della Giustizia Andrea Orlando.
Ore 11.30 - Intervento del Prefetto di Ravenna Francesco Russo.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Abusivismo, il settore dell'abbigliamento il più colpito: trasgrediscono le donne

RavennaToday è in caricamento