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Economia

Industria manufatturiera e delle costruzioni in crescita

"Nel secondo trimestre la produzione industriale della nostra provincia fa segnare un +4,1%, mentre il fatturato delle imprese del settore delle costruzioni è cresciuto dell’1,4%"

"Se nella seconda metà del 2016 l’industria manifatturiera mostrava segnali di rallentamento, la ripresa avviata nel primo trimestre del 2017 è stata confermata dai dati positivi registrati nell’ultimo periodo". La Camera di Commercio presenta dati positivi per il settore dell'industria manufatturiera. "Nel secondo trimestre la produzione industriale della nostra provincia fa segnare un +4,1%, una crescita sostenuta e più elevata di quella registrata mediamente in regione (+3,1%). Pare colmato il differenziale negativo che negli ultimi trimestri aveva allontanato la nostra provincia dalla media regionale. In questa fase è il mercato interno a trainare le vendite. Il fatturato complessivo, infatti, cresce del 5,1% mentre il fatturato estero del 3,4%. Gli ordini complessivi crescono del 5,4% mentre gli ordini esteri solo dell’1,5%. A giugno le settimane di produzione assicurata sono 9,5. La percentuale di utilizzo degli impianti incrementa rispetto agli ultimi trimestri portandosi a quota 78,1% dal 74,9 di fine 2016".

Andamento rispetto al trimestre precedente e previsioni per il successivo

"Nel secondo trimestre, tutti gli indicatori congiunturali segnalano un prevalere delle imprese interessate da variazioni positive rispetto al trimestre precedente. In particolare, per la produzione più della metà delle imprese (52,0%) dichiara un aumento contro il 12,4% che dichiara una diminuzione e il 35,5% che esprime un giudizio di stabilità. Il saldo tra chi osserva una crescita e chi una flessione è del 39,6%, il valore più elevato per il secondo trimestre dell’anno a partire almeno dal 2005 (anno di avvio della rilevazione). Per il fatturato la percentuale delle imprese che dichiarano una crescita (47,2%) supera di 33,3 punti percentuali quella delle imprese che registrano una flessione (13,9%), mentre il 38,8% dichiara una stabilità. Infine per gli ordinativi il saldo è del 34,9%. Il 46,8% delle imprese indicano un aumento, l’11,9% una diminuzione e il 41,3% nessuna variazione. L’andamento stagionale, con il rallentamento dell’attività tipico dei mesi estivi, si riflette nelle previsioni per il terzo trimestre rispetto al secondo. Il saldo tra le imprese che prevedono una crescita e quelle che prevedono una flessione è -7,0% per la produzione, -16,8%, per il fatturato, -8,9% per gli ordinativi totali, -13,9% e per quelli esteri. Per tutti i parametri, la maggior parte delle PMI ritiene tuttavia che le condizioni rimarranno stabili".

Imprese attive

"In provincia di Ravenna continua la flessione nel numero delle imprese, sia in totale che nel settore industriale. Al 30 giugno 2017 sono 2.895 le imprese industriali attive della nostra provincia, 72 in meno rispetto alla stessa data dell’anno passato, pari al -2,4% in termini percentuali. I settori più colpiti sono quello del metallo e prodotti in metallo (-24 unità, -3,5%), quello alimentare (-12 unità, -3,1%), quello tessile (-10 unità, -3,3%) e quello dei minerali non metalliferi (-9, -5,8%). Perdono qualche unità anche il settore delle macchine, dell’elettricità, del legno, della carta e della chimica. L’unico settore che registra una variazione positiva è quello dell’installazione e manutenzione che guadagna 12 unità, pari al +5,3%. Per quanto riguarda la forma giuridica, la flessione interessa in primo luogo le società di persone, che si riducono di 48 unità (-7,0%), a seguire le ditte individuali che diminuiscono di 21, (-1,7%). Sostanzialmente stabili le società di capitale (-3, -0,3%) e invariate le altre forme (0%)".

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