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L’agroalimentare italiano: nuove sfide al Forum Cdo di Milano Marittima

A seguire, una carrellata di sessioni che sa di check up di un settore, quello agroalimentare, che meno di altri sembra aver risentito della crisi e che soprattutto non ha mai smesso di rappresentare un traino del made in Italy

Giunto alla sua XII edizione, il Forum di Compagnia delle opere agroalimentare apre i battenti venerdì alle 14.30 al Palace Hotel di Milano Marittima, per concludersi nella giornata di sabato.  Particolarmente ricco e intenso, come da tradizione, il programma delle sessioni di lavoro, che affronteranno l’attualità del settore nei suoi molteplici risvolti.

Grande risalto, nella sessione di apertura, per le novità e le nuove parole d’ordine che ci arrivano da Bruxelles, quali la bioeconomia, l’intensificazione sostenibile, il programma Horizon 2020 e i partenariati europei per l'innovazione (PEI), con i quali “non possiamo non confrontarci - spiega Angelo Frascarelli, docente di economia agraria all’Università di Perugia e tra i principali ispiratori del Forum, “perché è in Europa ormai che si stabiliscono le linee di sviluppo e quindi si decide dove e come spendere i soldi dei contribuenti”.  

A seguire, una carrellata di sessioni che sa di check up di un settore, quello agroalimentare, che meno di altri sembra aver risentito della crisi e che soprattutto non ha mai smesso di rappresentare un traino del made in Italy. Spazio quindi ai temi della distribuzione, dell’innovazione - tecnica ed organizzativa - e dell’internazionalizzazione, per un dialogo serrato tra voci equamente distribuite, come da tradizione della rassegna, tra grandi nomi del comparto (Francesco Del Porto, Maurizio Focchi, Federico Vecchioni) e piccole ma spesso altamente significative realtà imprenditoriali.

Protagonisti come sempre anche la politica e le istituzioni (oltre all'intervento del capo Dipartimento delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale del MiPAAF, Giuseppe Blasi è atteso un video messaggio del Ministro Martina per l’avvio dei lavori), ma soprattutto i giovani, cui è dedicata anche quest’anno una sessione ad hoc.

“Per noi - chiosa Camillo Gardini, presidente di CDO Agroalimentare - la soluzione della crisi è nell’approfondimento della natura del soggetto che la deve affrontare, come titola la sessione di chiusura di questa XII edizione, e quindi, non c’è dubbio, innanzitutto nei giovani, nella loro voglia di fare e di investire la loro vita in questo settore, che più di ogni altro ci ricorda l’immagine usata da Papa Francesco a Strasburgo per indicare la vocazione cui è chiamata l’Europa stessa, quella de “Il pioppo” di Clemente Rebora “con i suoi rami protesi al cielo e mossi dal vento, il suo tronco solido e fermo e le profonde radici che s'inabissano nella terra”.

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