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Economia Faenza

L'annuncio dell'assessore: "Un piano regionale per il rilancio della frutticoltura"

Altre risorse, invece, andranno a beneficio di settori duramente colpiti dagli effetti del lockdown, come il vitivinicolo, le attività agrituristiche e florovivaistiche

“Siamo pronti a sostenere con forza e concretezza l’azione di valorizzazione dell’ortofrutta emiliano-romagnola annunciata dall’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi condividendone a pieno l’obiettivo primario, ossia reagire a questo 2020 che per tutti i produttori di frutta, in particolare del ravennate, la provincia più colpita in Italia dalle gelate primaverili, rappresenta davvero 'l’anno zero’”. Lo afferma Coldiretti Ravenna commentando le parole dell’assessore che mercoledì mattina, su invito della stessa associazione, ha visitato alcune realtà agricole significative del territorio faentino, cuore della produzione di frutta made in Romagna, annunciando l’intenzione di varare un piano strategico per riformare e rilanciare, a partire dal 2021, la frutticoltura emiliano-romagnola.

“Crisi di mercato, cimice asiatica, cambiamenti climatici e, da ultimo, il lockdown legato all’emergenza sanitaria, sono i fattori che pesano come macigni su di un comparto che è centrale nella food valley regionale e che - ha dichiarato il Direttore di Coldiretti Emilia-Romagna, Marco Allaria Olivieri – ha subito perdite per 500 milioni di euro ed ora va sostenuto partendo dal ristoro dei danni da gelo. Al riguardo apprezziamo quanto l’assessore  sta facendo affinché venga ufficialmente inserita la deroga alla legge 102 sulle calamità naturali nel Decreto Rilancio col via libera agli indennizzi”.

L’assessore Mammi, alla presenza dell’intera Giunta di Coldiretti Ravenna, è poi entrato più nel dettaglio: “Il comparto frutticolo è un’eccellenza per la quale la nostra regione è conosciuta in tutta Italia, vale oltre 1 miliardo di euro e vale il lavoro di migliaia di imprese e posti di lavoro, l’obiettivo è rilanciarlo tutti insieme sfruttando Psr e risorse pubbliche che abbiamo a disposizione”. E sul tema delle risorse l’assessore è stato alquanto concreto: “Stiamo varando un pacchetto di investimenti che ai 75 milioni già stanziati ne aggiungerà altri 25 straordinari volti a sostenere il comparto sia sul lato della ricerca  varietale, indispensabile per ottenere piante più resistenti alle fitopatologie e ai mutamenti climatici, sia sul fronte della semplificazione burocratica, ma anche per attivare serie politiche di marketing e di valorizzazione della connessione strategica tra prodotto e territorio, puntando anche sullo strumento del ‘Distretto del cibo’, progetto che Coldiretti sta sviluppando e che riteniamo fondamentale”.

Altre risorse, invece, andranno a beneficio di settori duramente colpiti dagli effetti del lockdown, come il vitivinicolo, le attività agrituristiche e florovivaistiche. Non a caso, la visita in territorio faentino è partita proprio dalla storica azienda vivaistica ‘Dalmonte Guido & Vittorio’ di Brisighella, che ha nella ricerca varietale uno dei suoi punti di forza. Nicola Dalmonte, presidente Coldiretti Ravenna e socio dell’azienda, ha tracciato all’assessore il quadro di questa estate segnata dal flagello gelate, capace di spazzare via il 75% della produzione frutticola provinciale, con punte del 90% per albicocche e pesche, “ma anche di alimentare speculazioni lungo la filiera che finiscono col penalizzare ancora una volta il primo anello, ossia gli agricoltori, e il consumatore finale”. 

"Altri temi toccati durante la mattinata – spiega il Direttore di Coldiretti Ravenna, Assuero Zampini – sono stati la necessità di accelerare sul fronte della semplificazione burocratica, al fine di rendere i tempi della burocrazia più in linea con quelli di chi fa impresa, ma anche la gestione della fauna, con l’obiettivo di contenere corvidi e nutrie, minacce concrete per la frutticoltura e per la tenuta della rete idraulica e da ultimo la distintività di prodotto, fondamentale per la valorizzazione di mercato di un’eccellenza qual è l’olio dop di Brisighella che l’assessore ha potuto assaggiare visitando la sede di Cab Terra di Brisighella”. La visita nel Faentino si è chiusa con due brevi tappe presso le sedi Agrintesa e Caviro dove l’agrichef e presidente di Campagna Amica-Terranostra Ravenna, Stefano Gardi, ha curato una degustazione a km zero.

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