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Economia

La CNA a confronto con il Vescovo di Faenza sui temi dell’economia

Promosso dalla CNA faentina, si terrà domani, mercoledì alle ore 20.30, un incontro con il Vescovo di Faenza, Monsignor Mario Toso, che sarà concluso dall’intervento del direttore della CNA di Ravenna, Massimo Mazzavillani. Il tema trattato sarà: Etica, Impresa, Lavoro.

L’incontro fra una Associazione di imprese e il Vescovo della città può apparire inusuale e va comunque riconosciuto a Monsignor Toso, il merito di essersi impegnato per stimolare un confronto sui temi della rappresentanza a partire da lavoro ed economia.

“Si tratta di argomenti che toccano da vicino il ruolo e l’attività della nostra Associazione. La relazione presentata dal Vescovo a una iniziativa che ha promosso nell’ambito della sua attività pastorale, infatti, ci ha convinti a proporre questo appuntamento anche ai nostri Associati, in quanto sentiamo l’esigenza che si apra davvero una fase nuova per lo sviluppo economico del nostro territorio - sottolinea Canzio Camuffo, presidente della CNA di Faenza.

“A partire – prosegue Camuffo - dal riconoscimento del valore sociale dell’impresa, dell’impegno che gli imprenditori, le aziende artigiane, le piccole e medie imprese dedicano ogni giorno alla loro attività per promuovere lavoro e opportunità di sviluppo per le nostre comunità”.

“Da anni – evidenzia Camuffo - assistiamo a una costante diminuzione di imprese a causa di una crisi profonda che ha toccato pesantemente soprattutto i settori dell’edilizia e dell’autotrasporto, eppure abbiamo una reale esigenza di ricostruire, riqualificare le nostre città riducendo e semplificando l’onere burocratico che grava su ogni attività”.

“Per noi – continua ancora Camuffo - è essenziale ripensare il tessuto urbano come un luogo di vita comune, in cui sicurezza e funzionalità abbiano al centro i bisogni delle persone e in cui vi sia terreno fertile verso le nuove generazioni a cui occorre offrire opportunità per essere stimolati ad avviare la propria esperienza professionale o il proprio progetto di impresa. Senza opportunità di sviluppo per le imprese non è possibile creare occupazione e senza imprese non è possibile sviluppare conoscenza, ricerca e innovazione”.

“La dimensione media di un’impresa faentina è di quattro dipendenti, non esistono le multinazionali che “giocano” con la finanza e che possono decidere di spostare la produzione da un Paese all’altro, non curandosi del luogo dove producono e delle persone che lì lavorano; da qui l’ interesse, il legame che abbiamo per lo sviluppo del nostro territorio”.

“Proprio partendo da queste considerazioni – aggiunge il presidente della CNA - ci è piaciuto trovare sintonia con le sollecitazioni contenute nel documento del Vescovo che, come la CNA, chiede: “Una politica industriale che punti all’innovazione; politiche fiscali che diminuiscano sensibilmente le tasse che gravano eccessivamente sulle imprese; politiche di riforma del sistema finanziario, potenziando le banche di territorio…, rendendo possibile un ecosistema finanziario ricco e diversificato, non si dimentichi che in Italia i prestiti alle piccole imprese e a quelle artigiane continuano a calare, come anche il costo dei conti correnti è tra i più alti d’Europa; Politiche della ricerca e dell’innovazione, di un nuovo rapporto scuola-lavoro. Argomenti che abbiamo posto più volte all’attenzione delle Istituzioni del territorio, richiamati nei documenti del Patto per lo Sviluppo che anche noi abbiamo sottoscritto e ai quali è ora necessario dare attuazione perché pensiamo all’organizzazione delle città come sistema imprenditoriale”.
“Ci auguriamo – conclude Camuffo - che l’incontro di domani sia di stimolo e di incentivo per far crescere l’attenzione sulle imprese e per ricercare le condizioni necessarie a portare il lavoro al centro dell’attività politica e amministrativa delle nostre comunità”. 

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