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La protesta degli agenti di commercio: "Per noi l'autovelox è una tassa occulta"

“Se è apprezzato da tutti i viaggiatori il tutor delle autostrade e di qualche strada statale, poiché ha in realtà abbassato il numero degli incidenti e la loro gravità non è così per gli autovelox"

L’auto per l’agente di commercio, categoria che nella provincia di Ravenna conta 1.475 iscritti in Camera di Commercio, con una tenuta sostanziale negli ultimi anni (di cui poco meno di 400 sono iscritti al Sindacato FNAARC Confcommercio), è insieme casa, ufficio, strumento di lavoro.

“Al suo interno - afferma Ottavio Righini, Presidente provinciale e vice presidente nazionale del Sindacato FNAARC Confcommercio - passa la maggior parte della sua giornata lavorativa e con la quale percorre annualmente dai 50 ai 100mila chilometri, con tutti i rischi e le spese che sono facilmente intuibili. Ma per il fisco non è così. Questo “attrezzo” di lavoro può essere ammortizzato solo per l’80% e per una cifra di soli 25mila euro, indipendentemente dal costo, esattamente come 12 anni or sono. Lo stesso vale per le spese inerenti. Lo scorso anno per i nuovi acquisti era possibile un super ammortamento, durato solo dodici mesi, e oggi tolto solo per le auto degli agenti. Ma ciò che in questi ultimi tempi fa arrabbiare la categoria sono le spese aggiuntive dovute a multe delle Ztl (ogni città con un proprio regolamento e tariffa) e agli autovelox”.

“Se è apprezzato da tutti i viaggiatori il tutor delle autostrade e di qualche strada statale, poiché ha in realtà abbassato il numero degli incidenti e la loro gravità, valori apprezzati proprio da chi viaggia molto - ricorda Ottavio Righini - non è così per gli autovelox, di fatto ‘tasse’ neanche troppo occulte, poiché paiono avere come compito principale quello di fare cassa. Chi viaggia sa che appena appare un segnale, intercettato, di autovelox si mette piede al freno (magari rischiando tamponamenti) per poi ripartire subito dopo alla velocità preferita. Ma chi non ce la fa paga multa salata anche per uno sforamento di pochi chilometri e lascia punti di patente.  Per i colleghi più anziani rimane la nostalgia delle Moto Guzzi della vecchia Polstrada: avevano un effetto deterrente per lunghi percorsi e molto spesso svolgevano anche un lavoro di prevenzione e di insegnamento, tutto quello che è impossibile per una terribile macchinetta! Che, e non solo gli agenti di commercio a dirlo, servono prevalentemente per sistemare bilanci dei Comuni, o addirittura per quelli più piccoli che hanno la “fortuna” di essere magari solo lambiti da una grande arteria, di fare il bilancio”.

In provincia di Ravenna nei primi sei mesi dell’anno scorso sono state comminate multe per 2milioni e 164 mila euro, e ci sono notizie certe di altri autovelox nelle nostre strade. Se si vuole rendere più sicura la circolazione sarebbe meglio migliorare lo stato delle strade e magari costruire circonvallazioni a Ravenna come a Cesena o Forlì (che non sono in un altro continente)”.

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