rotate-mobile
Economia

La Provincia a sostegno delle lavoratrici dell'Omsa

Il consiglio provinciale ha approvato all'unanimità un ordine del giorno sottoscritto da tutti per esprimere il sostegno del consiglio provinciale alle lavoratrici dell'Omsa

Il consiglio provinciale ha approvato all'unanimità un ordine del giorno presentato da Tiziano Bordoni, capogruppo Fds, e sottoscritto da tutti i capigruppo consiliari per esprimere il sostegno del consiglio provinciale alle lavoratrici dell'Omsa Faenza licenziate. "Come sottolineato in più di un’occasione dalle lavoratrici e dalle loro rappresentanze sindacali tale atto unilaterale, grave e inaccettabile, interviene in una situazione particolarmente delicata che a distanza di due anni non è ancora giunta a realizzare una  improrogabile e insostituibile alternativa lavorativa per le dipendenti" ha esordito il capogruppo Bordoni.

"Il lavoro viene trattato come una risorsa “rinnovabile”. Ma che viene "rinnovata" spostando la produzione dove è possibile ridurre l’importo dei salari pagati a tutto vantaggio di un ulteriore incremento dei profitti. Profitti in questo caso sempre conseguiti  grazie al lavoro. Perché come è stato detto in più di un occasione non siamo in presenza di una società che si trova in stato di dissesto o che licenzi per errori di gestione o perdita di mercato scaricate sui lavoratori, ma di una proprietà che intende guadagnare ancora di più. L’Omsa è stata per il territorio di Faenza a lungo una bandiera e un simbolo della capacità produttiva di un territorio. La coraggiosa e ostinata lotta delle lavoratrici anche attraverso forme di mobilitazione e di azione inusuali (domenica scorsa erano a Mantova per  testimoniare la propria visibilità alla proprietà) rende questa una vertenza pilota, il cui esito sarà dirimente anche per altre situazioni lavorative del nostro territorio. Noi vogliamo restare all’interno del solco tracciato dalla nostra Costituzione. L’iniziativa privata e libera ma non può essere in contrasto con l’utilità sociale. E oggi l’utilità sociale chiede che il lavoro sia posto al vertice degli interventi di sostegno e di mantenimento. Se un’azienda ha ricevuto da un territorio lavoro o agevolazioni di natura pubblica contrae un debito con la collettività e questo non può semplicemente essere cassato o “scaricato” qualora non sia più ritenuto sufficientemente profittevole. Tali vincoli devono valere anche per la Golden Lady che è responsabile dei propri lavoratori sino a che essi non abbiano trovato adeguata e stabile collocazione. Il ruolo della politica non è riducibile a quello di soggetto mediatore tra le forze economiche. La politica locale deve essere al fianco delle lavoratrici, lavorare perché ogni soluzione che si concluda con la deindustralizzazione del territorio e l’aumento della disoccupazione sia respinta e rinviata al mittente. Le lavoratrici dell’OMSA e tutti gli altri lavoratori del territorio devono avere la sensazione che non sono soli nella loro lotta. Perché davanti a appetiti non mitigati dal benessere comune domani  ciascuno di noi potrebbe essere protagonista di una analoga vicenda e non spettatore. In questo momento il consiglio provinciale deve esprimere la massima solidarietà e impegno a fianco di chi rischia di vedere compromesse pesantemente le proprie prospettive di vita e l’o.d.g. di cui proponiamo l’approvazione va in questa direzione. Chiedere il coinvolgimento delle lavoratrici e delle loro rappresentanze in ogni tavolo e in ogni trattativa in corso. Hanno il diritto di conoscere ogni atto che decide del loro futuro e noi dobbiamo impegnarci per consentirglielo. Sarà anche necessario approfondire ulteriormente a livello di Commissione competente tutto l’iter della vicenda. Apprezziamo l'ampia convergenza di tutti i gruppi sulla nostra proposta. Si parla molto di rilancio dell’Italia delle capacità del nostro Paese e delle competenze in esso presenti per generare nuovo sviluppo. Facciamo che anche da questa vicenda giunga un segnale che va nella direzione giusta . Stavolta non è difficile scegliere."

Tiziana Bandoli, capogruppo Pd: "Confermiamo il nostro impegno a seguire la crisi da vicino e a fare pressione per trovare una soluzione a questa drammatica situazione, e occorre un lavoro coordinato di Ministero, Regione, Provincia e Comune di Faenza. Il nostro unico obiettivo deve essere evitare licenziamenti e ottenere la completa riqualificazione e riconversione dello stabilimento. Il Tavolo di crisi è già convocato per il 20 gennaio. Vanno cercati possibili acquirenti; in queste ultime settimane si è visto certo interesse per la riconversione del sito produttivo. Procediamo con riservatezza e cautela, per non pregiudicare questa possibilità.”.

Nicola Staloni, capogruppo Sel, oltre a manifestare la totale adesione del proprio gruppo all'o.d.g. ha sottolineato che "saremo sempre al fianco delle lavoratrici dell'Omsa."

Infine Gianluigi Forte, capogruppo Lega Nord: "Voteremo a favore di questo o.d.g. pur nutrendo qualche perplessità. Ci troviamo infatti di fronte a un problema di carattere morale prima ancora che politico. L'Omsa ha utilizzato una ricchezza del nostro territorio quale è la manodopera per poi sbarazzarsene e abbandonare la nostra provincia. Nessuno affronta il problema alla radice ad eccezione della Lega Nord che, sola, richiama al contrasto della localizzazione selvaggia dei siti produttivi anche mediante un'opportuna tassazione."

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La Provincia a sostegno delle lavoratrici dell'Omsa

RavennaToday è in caricamento