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Mercato dell'Uva, Coldiretti: "No agli sciacalli pilotati"

"Ci auguriamo – conclude il presidente Pederzoli – che questo tipo di stolta speculazione termini per il bene non solo delle aziende agricole, ma anche di tutta la filiera del vino romagnolo

Alle dichiarazioni rilasciate mercoledì dall’assessore Regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni in merito all’andamento dell’annata vitivinicola che registra un calo produttivo in media del 10% ma con la possibilità - in base ai dati oggettivi sulla sanità e qualità delle uve da collegarsi alla situazione del mercato vitivinicolo nazionale - di reperire dal raccolto una buona remunerazione, fanno da contraltare quelle di chi l’uva la deve acquistare.

“Questi signori continuano pubblicamente e nel corso delle trattative a dichiarare di aver acquistato vini e mosti a pressi stracciati sul mercato spagnolo, un’offesa per i viticoltori, ma anche per le cantine che si approvvigionano delle nostre uve – afferma scandalizzato il Presidente Coldiretti Ravenna Massimiliano Pederzoli -. Questi giorni di bel tempo stanno aiutando in maniera importante la maturazione del nostro prodotto – prosegue il presidente – che rispetto a quello di altri parti di Italia ha subito molti meno danni qualitativi pur dovendo scontare una stagione estiva alquanto anomale e deleteria". "Avremmo piacere – tuona Pederzoli – che pur parlando di vino da tavola, si abbia il coraggio di dire da dove arriva perché quello che sta accadendo sembra uno sciacallaggio pilotato per cercare di costringere le aziende a vendemmiare e a vendere l’uva il prima possibile sapendo però che le quotazioni sono in crescita sia nel mercato del vino che in quello delle uve”.

Alla luce di tutto ciò – prosegue il presidente – “abbiamo dato mandato ai nostri rappresentanti nella Commissione prezzi uve e vini della Camera di Commercio – che si riunisce settimanalmente a Lugo – di non accettare e non concordare quotazioni per uve sane e di grado adeguato inferiori ai 3,3 centemisi/grado". "Ci auguriamo – conclude il presidente Pederzoli – che questo tipo di stolta speculazione termini per il bene non solo delle aziende agricole, ma anche di tutta la filiera del vino romagnolo. Dopo la deludente stagione della frutta estiva, effettivamente questa è una campagna di raccolta che sarà determinante per i bilanci delle aziende agricole interessate: non possiamo lasciare che sciacalli pilotati violentino le aspettative e il lavoro dei nostri soci”.

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