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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Mezzo milione di euro per i lavoratori del settore edile: a chi spettano

I rappresentanti delle aziende e dei lavoratori del settore hanno definito uno stanziamento straordinario di mezzo milione di euro a sostegno dei lavoratori e delle imprese

Tutte le parti sociali del settore edile della provincia di Ravenna costituenti la Cassa Edile e la Scuola Edile - Cpt (Ance Romagna, Cna Costruzioni Ravenna, Anaepa Confartigianato Ravenna, Legacoop Romagna, Agci Emilia Romagna, Confcooperative Rimini – Ravenna, Feneal Uil Ravenna, Filca Cisl Romagna, Fillea Cgil Ravenna), a seguito di un confronto, lunedì hanno sottoscritto due importanti accordi per la ripartenza del settore, a seguito del blocco dovuto al contagio Covid-19, con un sostegno tangibile per imprese e lavoratori.

"Valutando la situazione causata dalla pandemia come un evento di portata straordinaria che ha colpito fortemente tutto il sistema produttivo della provincia di Ravenna, in particolare il settore edile, e che ha creato forti difficoltà ai lavoratori e alle imprese, i rappresentanti delle aziende e dei lavoratori del settore, forti di un sistema bilaterale che, grazie a una gestione oculata nel tempo, gode di un buono stato di salute anche dal punto di vista economico patrimoniale, hanno definito uno stanziamento straordinario di mezzo milione di euro a sostegno dei lavoratori e delle imprese - spiegano - Lo stanziamento sarà così ripartito: 200mila euro ai lavoratori che a fronte delle ore di cassa integrazione hanno visto un forte ridimensionamento delle loro retribuzioni, come versamento da parte della cassa edile nel mese di giugno in proporzione alle ore fatte di cassa integrazione nei mesi di marzo e aprile; per un lavoratore sospeso dal lavoro con 9 settimane di cassa integrazione questo significherà ricevere un bonifico di circa 150 euro; l’istituzione di una diaria straordinaria per i lavoratori del settore ricoverati per contagio Covid-19 di 30 euro al giorno fino ad un massimo di 50 giorni; 200mila euro come sgravio contributivo alle aziende nei confronti della cassa edile, in considerazione delle difficoltà e dei costi aggiuntivi nella ripartenza per la gestione delle norme anticontagio per i mesi di giugno, luglio e agosto 2020; 100mila euro come formazione gratuita messa a disposizione delle aziende e dei lavoratori da parte di Isper-Cpt (Scuola Edile della provincia di Ravenna) con particolare riguardo a studiare e approfondire percorsi di innovazione per supportare e incentivare una valorizzazione e innovazione dell'attività imprenditoriale improntata sui nuovi materiali, sulla rigenerazione urbana e sull’efficientamento energetico in ottica ambientale".

Oltre a questo, le parti hanno sottoscritto l’accordo di costituzione del comitato territoriale per l’applicazione e monitoraggio del protocollo anti contagio Covid-19 del settore edile della provincia di Ravenna definendo che è il Cpt (Comitato Paritetico Territoriale per la salute e la sicurezza dei lavoratori costituito all’interno della Scuola Edile) allargato a tutte le parti sociali e agli rlst (Rappresentanti dei Lavoratori alla Sicurezza Territoriali) il soggetto deputato a tale compito, insieme alle norme di applicazione dei protocolli già definiti per l’edilizia.

“Le difficoltà del periodo non sono certamente superate con questi accordi, ma riteniamo – concludono tutti gli attori a rappresentanza del settore edile – di aver dato un contributo, anche grazie alle buone relazioni sindacali presenti nel territorio, alla ripartenza in sicurezza e nel segno dell’innovazione del settore anche in ottica ambientale. Nella nostra provincia l’esistenza di sistemi bilaterali consolidati nel tempo è un valore aggiunto importante. La Cassa edile è, infatti, stata fondata da più di 60 anni e svolge funzioni di mutualità e assistenza per i lavoratori e verifica contributiva nei confronti delle aziende, mentre Isper-Cpt, fondata nel 1949 è il centro di formazione e di promozione della cultura del costruire, della prevenzione degli infortuni e della sicurezza nell'ambiente di lavoro – sottolineano le presidenze dei due enti bilaterali – Oggi siamo chiamati a dare seguito agli accordi delle parti sociali con un importante contributo economico che vuole essere anche di prospettiva a tutto il settore. Speriamo che il nostro sforzo sia da esempio e diventi un tratto che distingua le politiche messe in campo dalle istituzioni. Abbiamo bisogno di una ripartenza fatta di investimenti mirati nelle infrastrutture, nel recupero e nelle nuove costruzioni di edilizia scolastica e popolare, nella riqualificazione ambientale, nella rigenerazione urbana. Politiche e investimenti con tempi certi e veloci senza però tralasciare il controllo delle legalità e della regolarità normativa nei rapporti di lavoro. Questi tratti ci impegneranno anche in futuro”.

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