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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia Faenza

Il ministro dell'Ambiente Galletti in visita alla Caviro di Faenza

L'incontro è stato anche l'occasione per avviare un Tavolo Tecnico di lavoro sulle attuali linee guida della politica del Ministero dell'Ambiente, con un confronto concertato sulle problematiche del settore.

Visita del ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, allo stabilimento di Caviro Distillerie di Faenza, parte del Gruppo Caviro. “Lo storico accordo raggiunto alla Cop21 di Parigi sul contrasto ai cambiamenti climatici – ha detto il ministro Galletti nel corso dell'incontro avvenuto lunedì – traccia l'orizzonte di un nuovo modello economico per il Pianeta fondato sul riciclo e la rigenerazione della materia, su una produzione a basse emissioni e senza sprechi di risorse naturali". L'obiettivo in particolare deve essere quello di eliminare le discariche: "In Italia - ha detto il ministro - ancora il 40 per cento dei rifiuti va in discarica. Questo ci espone a un inquinamento fortissimo e a grandissima preoccupazione per le sanzioni che possono arrivare dall'Unione Europea. Bisogna fare una lotta alle discariche, incrementare la raccolta differenziata, cosa che molti Comuni stanno facendo e altri molto meno. Abbiamo differenze enormi: alcuni comuni sono sopra l'80 per cento, altri al 3". Inoltre, ha aggiunto Galletti, "alcune regioni non hanno gli impianti sufficienti a rendere inutili le discariche. Si deve lavorare sull'impiantistica"

Invece, sempre secondo il ministro "l’economia circolare scriverà il futuro dell’Italia e dell’Europa: grandi realtà come Caviro dimostrano che il nostro Paese può già contare su eccellenze imprenditoriali ben avviate a questa svolta: puntare sulla sostenibilità è oggi, ma lo sarà sempre più domani, elemento decisivo per essere player competitivi sul mercato globale”.

“Per noi, efficienza industriale ed ambiente sono due facce della stessa medaglia - afferma Sergio Dagnino, direttore generale Caviro Sca. - Infatti, la valorizzazione degli scarti che ritiriamo dal mercato ci consente non solo di dar vita a prodotti nobili per l’industria e l’agricoltura, ma di ridurre i nostri costi di gestione a partire dall’energia autoprodotta. Anche questo contribuisce ad immettere sul mercato prodotti con un ottimo rapporto qualità-prezzo.” “Con 12.000 viticoltori in tutta Italia, per noi la cura degli aspetti ambientali è un prerequisito per garantire la qualità delle nostre produzioni  – ha commentato Carlo Dalmonte, Presidente Caviro Sca. – Dalla logistica ai trattamenti dei vigneti, in ogni regione attuiamo scelte sempre compatibili con l’ambiente: questa è la nostra visione di economia circolare.” L’incontro è stato anche l’occasione per avviare un Tavolo Tecnico di lavoro sulle attuali linee guida della politica del Ministero dell’Ambiente, con un confronto concertato sulle problematiche del settore.

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