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Economia Centro / Via di Roma, 140

Moda e Made in Italy: agli imprenditori il kit "Sos etichettatura"

Nel corso del convegno verranno approfonditi gli obblighi degli operatori commerciali sulle etichette dei prodotti tessili e delle calzature; i rischi in caso di vizi di etichettatura

L’etichetta dei prodotti tessili e delle calzature deve essere in italiano? Il ‘made in’ è obbligatorio? Vi sono sanzioni in caso di etichette non conformi? Chi deve corredare le merci con le etichette adeguate: il commerciante o il fornitore? A queste domande e a molte altre darà risposta il convegno dal titolo “Sos Etichettatura”, organizzato da Confcommercio provincia di Ravenna e FederModa Italia che si svolgerà giovedì alle ore 14.30, nella Sala Convegni dell’Ostello Galletti Abbiosi (Via di Roma 140 - Ravenna).

Nel corso del convegno verranno approfonditi gli obblighi degli operatori commerciali sulle etichette dei prodotti tessili e delle calzature; i rischi in caso di vizi di etichettatura; i consigli per avere più forza contrattuale nei confronti dei fornitori. All'incontro parteciperanno Massimo Torti (Segretario Generale di Federazione Moda Italia) e Roberto Montanari (Presidente Sindacato Tessili, Abbigliamento, Calzature Confcommercio Ravenna). In particolare verrà illustrato il progetto ed il kit “Sos etichettatura” agli imprenditori: con questo progetto, Federazione Moda Italia - Confcommercio viene in soccorso delle aziende chiamate ad applicare correttamente il nuovo Regolamento Ue in materia di etichettatura di prodotti tessili (compreso l’abbigliamento).

FederModa ha infatti predisposto un kit contenente tutto il materiale utile per effettuare correttamente gli ordini e gestire al meglio il confronto con gli organi ispettivi. Il “pacchetto” contiene un prontuario informativo di carattere generale sulle norme in tema di etichettatura dei prodotti tessili e moda viste dal lato dell’operatore commerciale; un vademecum “Sos Etichettatura” per gli operatori con consigli pratici sui comportamenti che i negozianti devono tenere da subito, al momento dell’ordine dei capi/prodotti e della ricezione della merce, in caso di controlli da parte della Polizia locale, Guardia di Finanza e Cciaa e in caso di sequestro della merce; un cartello multilingue da apporre nei camerini dei negozi con l’elenco delle fibre tessili; un timbro ad hoc per il commerciante sul rispetto della normativa vigente da apporre sulle copie commissioni al momento dell’ordine della fornitura; un fac-simile di lettera predisposta da un consulente legale per la segnalazione al produttore/fornitore di vizi di etichettatura riscontrati su capi controllati a campione in negozio o a seguito della consegna della merce; un fac-simile di lettera predisposta da un consulente legale per la richiesta al produttore/fornitore di danno emergente e lucro cessante in caso di controllo e/o di eventuale sequestro dei prodotti.

Per il Presidente del Sindacato Tessili, Abbigliamento, Calzature Confcommercio Ravenna Roberto Montanari: «Si tratta di un’iniziativa molto importante a vantaggio delle imprese associate utile in particolare a prevenire fastidiose controversie e sanzioni agli operatori commerciali. L’obiettivo del kit è, da un lato, di accrescere la consapevolezza degli imprenditori del settore moda sui rischi da evitare e, dall'altro, di promuovere buone pratiche capaci di aumentare le probabilità di non vedere comminate multe ai nostri operatori».

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