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Novità e prospettive per il commercio ambulante

La Direttiva Bolkestein e gli effetti della sua applicazione al settore del commercio su aree pubbliche: questi i temi al centro del Convegno regionale promosso da Fiva Confcommercio Emilia Romagna

La Direttiva Bolkestein e gli effetti della sua applicazione al settore del commercio su aree pubbliche: questi i temi al centro del Convegno regionale promosso da Fiva Confcommercio Emilia Romagna e realizzato giovedì insieme a Confcommercio Imprese per l’Italia dell’Emilia Romagna e a FIVA Confcommercio Imprese per l’Italia Ascom Faenza, presso la sede locale dell’associazione. Temi di grande attualità e di particolare rilevanza per i 160mila ambulanti che operano a livello nazionale, di cui circa 10.000 soltanto nei mercati regionali.

Oggi, di fronte alla completa liberalizzazione del settore commercio, risulta ancor più vitale intervenire per tutelare un comparto che si ritiene debba essere escluso dall’applicazione della Direttiva Bolkestein. Il rischio tangibile, se non vi fossero modifiche alla norma, sarebbe di lasciare senza lavoro decine di migliaia di famiglie che hanno profuso l’impegno di intere generazioni in attività portate avanti con tenacia ed inventiva, e che hanno contribuito in modo fondamentale alla crescita dell’economia del Paese.

Dopo i saluti introduttivi Sindaco di Faenza Giovanni Malpezzi e del Presidente di Confcommercio Imprese per l’Italia Ascom Faenza Paolo Caroli, il dibattito è entrato nel vivo con gli interventi di Pietro Fantini Vice Direttore di Confcommercio Emilia Romagna, di Paola Castellini Responsabile del Servizio Commercio della Regione Emilia Romagna e di Alverio Andreoli Presidente di Fiva Confcommercio regionale.

“Abbiamo lavorato fin dall’inizio insieme alla Regione – è intervenuto Alverio Andreoli, Presidente FIVA Emilia Romagna - che si è sempre dimostrata attenta e disponibile a sciogliere i nodi della situazione, soprattutto attraverso lo strumento della Conferenza Stato-Regioni, mentre a livello nazionale abbiamo più volte incontrato gli esponenti del Governo, e continuiamo a tenere aperto il confronto con le forze parlamentari. La nostra richiesta è e rimane quella di preservare i diritti di anzianità e professionalità del settore del commercio su aree pubbliche nelle procedure di rinnovo delle concessioni, salvaguardando così un settore che svolge oggi una imprescindibile funzione sociale ed economica, e riveste un’importanza vitale per lo sviluppo delle nostre città.”

“FIVA e Confcommercio Imprese per l’Italia dell’Emilia Romagna si sono sempre dimostrate attente agli sviluppi della normativa europea sulla liberalizzazione dei servizi, promuovendo presso le sedi istituzionali un confronto su più livelli che ha coinvolto l’Unione Europea, il Parlamento, il Governo e la Regione. Continuiamo – ha aggiunto Andreoli – a rivolgere un pressante appello alle istituzioni, ai gruppi parlamentari e alle forze politiche perché intervengano con urgenza”.

“L’introduzione del concetto di deroga all’interno del decreto nazionale – ha sottolineato Giacomo Errico, Presidente FIVA Confcommercio - ottenuto grazie al significativo lavoro di lobbiyng condotto a tutti i livelli dalla Federazione, ha permesso non solo di tamponare nell’immediato gli effetti potenzialmente disastrosi della direttiva sul nostro settore ma ha anche stabilito un importante principio sul quale costruire una intelligente modifica della direttiva nel senso voluto da tutti gli ambulanti.”

“Oggi continuiamo a lavorare – prosegue Errico – perché dalla norma nazionale venga espressamente esclusa l'equiparazione dei posteggi in aree di mercato alle “risorse naturali”, al fine di eliminare a monte ogni problematica per imprese di settore. Noi pensiamo – ha concluso il Presidente Errico – che, come le Regioni e come il Parlamento, anche il Governo dovrebbe riconoscere il buon diritto degli ambulanti. Si tratta di una norma a costo zero che darebbe certezza e tranquillità all’esercizio dell’impresa”.
 

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