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Parrucchieri ed estetiste abusivi, gli artigiani: "Bene i controlli"

CNA e Confartigianato esprimono apprezzamento e soddisfazione per quanto messo in campo dalla Polizia Municipale per il contrasto all'abuso di professione nelle attività di acconciatura ed estetica

CNA e Confartigianato esprimono apprezzamento e soddisfazione per quanto messo in campo dalla Polizia Municipale  per il contrasto all’abuso di professione nelle attività di acconciatura ed estetica ed emerso alla cronaca nei giorni scorsi. Da tempo le Associazioni dell’Artigianato evidenziano quanto  il settore dei servizi alla persona stia attraversando un momento difficile su cui grava enormemente il fenomeno dell’abusivismo.

Recita una nota: “Riteniamo apprezzabile il lavoro che la  Polizia municipale di Ravenna ha messo in campo dallo scorso anno. E’ il punto di partenza, dal quale occorre proseguire per sviluppare una maggiore azione di controllo e un presidio costante, soprattutto verso coloro che esercitano una professione in forma completamente abusiva. Sono tanti, troppi, coloro che non versando alcuna imposta e contributo, operano in assenza dei  requisiti professionali, in locali non idonei, esercitando presso la propria abitazione oppure a domicilio dei clienti, aumentando una concorrenza sleale verso tutte le imprese regolari, con partita IVA, iscritte alla Camera di Commercio”.

E ancora: “Continuare a consentire a queste persone di operare indisturbate significa danneggiare l’immagine e la professionalità dei parrucchieri e delle estetiste che lavorano nel rispetto delle regole, della sicurezza, della qualità e della professionalità nelle prestazioni, oltre che lo svolgimento del loro lavoro in locali e con attrezzature idonee sotto l’aspetto igienico sanitario, a garanzia della salute del cliente oltre che nel rispetto della legalità”.  

“Per diffondere questa cultura della legalità e della sicurezza e per continuare l’azione di contrasto all’abusivismo dilagante,  CNA e Confartigianato chiedono fermamente alle Amministrazioni Locali e alle Forze dell’Ordine preposte di aumentare il presidio verso questo fenomeno trasversale che logora in maniera subdola la nostra economia, causando gravi danni alle imprese e mettendo in serio pericolo posti di lavoro. Continueremo a indicare agli organi preposti ogni segnalazione che ci perviene su questi fenomeni. Troppo spesso ci si dimentica che l’abusivismo è la parte più rilevante ai fini economici di quella “cosa” che tutti chiamiamo evasione fiscale. Tutto questo non possiamo permetterlo se vogliamo che il nostro territorio rimanga un territorio sano dove fare impresa e in cui deve continuare a esistere anche una sana e leale concorrenza tra imprese regolari”.

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