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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Porto leader nell'agroalimentare, record per il traffico ferroviario: ma diminuiscono le crociere

L'Autorità di sistema portuale di Ravenna ha diffuso i dati relativi al traffico delle merci: la movimentazione nel Porto per il 2018 è stata dello 0,6% in più rispetto allo scorso anno

La movimentazione delle merci nel Porto di Ravenna per il 2018 è stata pari a 26.684.341 tonnellate, lo 0,6% in più rispetto allo scorso anno. L'Autorità di sistema portuale di Ravenna lunedì ha diffuso i dati relativi al traffico delle merci. Nello scorso anno gli sbarchi e gli imbarchi sono stati, rispettivamente, pari a 22.823.021 tonnellate (+0,8%) e 3.861.320 tonnellate (-0,2%). Dai condizionamenti delle merci si può osservare che le merci secche, 18.015.136 tonnellate, hanno segnato un aumento dell’1,5%, mentre le rinfuse liquide hanno fatto registrare un incremento pari all’1,7%.

Molto buono il dato dei prodotti metallurgici, che ha registrato una movimentazione di 6.563.823 tonnellate e una crescita del 5,0%: le principali provenienze sono state Taranto (19,7%), la Turchia (16,8%), la Germania (10,3%) e la Corea del Sud (9,3%). I materiali da costruzione, invece, hanno risentito del primo calo, dopo cinque anni di continua crescita, della produzione di piastrelle ceramiche dell’industria italiana. Secondo Confindustria Ceramica e Prometeia i volumi di produzione e vendite di prodotti in ceramica si attestano intorno ai 410 milioni di metri quadri (-2,8% rispetto ai 422 milioni del 2017) e le esportazioni sono scese da 338 a 328 milioni mq (-2,9%). La movimentazione del porto è stata di 5.257.856 tonnellate con una diminuzione del 4,0%, dovuta proprio al calo dell’importazione delle materie prime per la produzione di ceramiche del distretto di Sassuolo.

Molto positivo il risultato del comparto agroalimentare, che, con oltre 5,2 milioni di tonnellate, consente a Ravenna di consolidare il proprio ruolo di porto italiano leader del settore. Si tratta di merci secche (agricole, come frumento e granoturco e farine), liquide (oli vegetali) e prodotti in container, in particolare reefer. Meno performante il traffico complessivo di container: in calo del 3,3% la merce containerizzata, che nel 2018 si è attestata su 2.383.200 tonnellate, e del 3,2% i Teus, che sono stati pari a 216.320, in parte a causa di alcuni quantitativi di merce in export trasferiti su ro-ro. Il numero dei trailer è stato pari a 69.347 unità, in linea con i dati dello scorso anno.

La nuova linea ro-ro attivata in primavera con l’Albania ha in parte compensato la perdita di traffico derivata dalla sospensione, a fine 2017, di un servizio di collegamento con la Sicilia. Al terminal crociere hanno attraccato 34 navi con 18.068 passeggeri, contro le 48 toccate e i 50.133 passeggeri dello scorso anno. Positivo il traffico ferroviario del 2018 che con 3.561.351 tonnellate ha registrato il proprio record storico e un incremento del 3,6% rispetto al 2017, rappresentando il 13,2% del totale movimentato al porto. Sono aumentati, in particolare, i prodotti metallurgici (4,6%), i cereali (+61,6%) e le materie prime per l’industria ceramica (+4,7%). I Teus trasportati su ferrovia sono stati pari a 17.086 e hanno rappresentato il 7,9% del traffico portuale di contenitori al netto del transhipment.

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