Nel corso dell’attuale presidenza e anche in precedenza, Confindustria Ravenna si è molto focalizzata sul tema della cultura e sulla sua essenzialità per la convivenza, impegnandosi per condividerne il valore con tutta la comunità e invitando a valutarla anche come strumento di crescita economica.

In questa logica, l’associazione ha pubblicamente apprezzato il lavoro dello staff che ha lavorato alla candidatura a capitale europea della cultura, alla quale la città ha partecipato con onore, come ricordato dal presidente Guido Ottolenghi più volte recentemente, sia sul palco del Premio Guidarello per il giornalismo d’autore (di quest’anno e del precedente in cui fu applaudito Alberto Cassani), sia nel corso della conferenza stampa svoltasi ieri.

“Purtroppo con la mancata assegnazione del titolo non sarà possibile realizzare tutti i progetti pensati in caso di vittoria – precisa Ottolenghi - per questo sarà necessario un’analisi delle proposte, per cercare di concretizzare le idee migliori e più meritevoli”. Analoga considerazione va fatta sui piani urbanistici alle cui consultazioni parteciparono anche rappresentanti di Confindustria, ma che furono immaginati e sviluppati in contesti economici che poi sono rapidamente cambiati: “Pensiamo sia utile mantenere flessibilità su questi temi e ragionare insieme per riadattarli ai nuovi scenari e alle mutate esigenze e possibilità di amministrazioni e proprietari”. L’associazione ribadisce la propria apertura e disponibilità al confronto su questi temi.