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Turismo, stagione estiva da incubo: -45% di presenze. Cna chiede misure urgenti

Cna Turismo provinciale e Cna di Ravenna e Cervia hanno inviato una lettera ai sindaci di Ravenna e Cervia, Fabrizio Matteucci e Luca Coffari, chiedendo un tavolo di lavoro urgente

"Promuovere un patto tra categorie e una campagna promozionale per valorizzare il mese di settembre", "Attenuare la pressione fiscale, favorendo le imprese che investono oltre agosto". "Impegnarsi per la revisione degli studi di settore". Cna Turismo provinciale e Cna di Ravenna e Cervia hanno inviato una lettera ai sindaci di Ravenna e Cervia, Fabrizio Matteucci e Luca Coffari, chiedendo un tavolo di lavoro urgente, prima della fine della stagione estiva, che sia propedeutico al rilancio di azioni turistiche per il settembre.

Nella missiva viene ricordato come "il maltempo, con temporali, pioggia e vento forte, ha imperversato in lungo e in largo su
tutte le località turistiche della nostra costa".  "Tra le strutture degli stabilimenti balneari si stima un calo di 45% delle presenze in spiaggia - viene evidenziato -, con un calo drastico degli incassi e della redditività. Durante le giornate di pioggia non si è battuto neanche uno scontrino per mancanza quasi totale di turisti sotto gli ombrelloni". Per Cna "è quasi certo che il calo dei guadagni comporterà un decisa diminuzione delle entrate tributarie anche per quanto attiene le imposte dirette ( Iva, Irpef, Irpeg e altro)".

Viene rimarcato inoltre che "gli investimenti di natura strutturale (riqualificazioni, ristrutturazioni, e altro) sono fermi già da tempo per via dell’incertezza del futuro delle attuali imprese balneari e per via del mancato rinnovo delle concessioni segnato dal recepimento della Direttiva europea sui servizi senza aver escluso il sistema turistico - qual è quello balneare italiano – unico in tutto il panorama continentale, rispondendo con una proroga al 2020 troppo esigua per programmare qualsiasi razionale piano di ammortamento".

"Gli investimenti di natura ordinaria e congiunturale si sono bloccati a causa dei mancati incassi dovuti dal maltempo estivo 2014", viene specificato. Per Cna "solo l’offerta diversificata di servizi di spiaggia (ombrellone condiviso, pacchetti dei servizi connessi alla balneazione, sicurezza e tutela ambientale, tariffe stabili) e un’attenta politica di prezzi contenuti hanno premesso di scongiurare una perdita economica maggiore". L'associazione di categoria chiede a Matteucci e Coffari "di attivare un tavolo urgente per affrontare lo stato di crisi del settore e individuare anche misure immediate e straordinarie per la categoria, la stagione sta volgendo al termine, ma non è ancora finita".

"Fra le attività da mettere in campo fin da subito quella da realizzare immediatamente, coinvolgendo la Regione Emilia Romagna e gli altri
Comuni della costa, con fondi di Apt servizi, una campagna promozionale straordinaria per il mese di settembre (web + mezzi tradizionali); periodo già oggi particolarmente ricco di eventi e in grado di attirare turisti. Sollecitando tutte le attività turistiche, stabilimenti balneari e strutture ricettive in primis, a restare aperte e predisporre offerte specifiche, operando per anticipare tendenze che vanno rafforzate nel 2015".

Si chiede di "individuare interventi di attenuazione dell’imposizione fiscale e tributaria di carattere locale riguardante il settore delle imprese turistico balneari". Matteucci e Coffari sono inoltre invitati ad "attivarsi presso il Ministero del Turismo per verificare se esistono gli estremi per il riconoscimento dello stato di crisi del settore, invitando il Ministro stesso ad un incontro sul territorio". Ed infine di chiedere "al Ministero delle Finanze e la SOGEI le Associazioni di categoria per la revisione gli studi di settore".

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