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Economia

"Per Ravenna il 2013 è l'anno peggiore da quando è iniziata la crisi"

I dati Inps evidenziano che le ore di cassa integrazione utilizzate nel 2013 ammontano a 6 milioni, che il tasso di disoccupazione in provincia è raddoppiato dal 3,4% del 2008 al 6,9% del 2012

Parlamentari ravennati nella sede della Camera di commercio di Ravenna. Hanno preso parte la Senatrice Josefa Idem, l'onorevole Alberto Pagani e il deputato Giovanni Paglia (il senatore Stefano Collina non era presente perché impegnato nei lavori delle commissioni per la legge di stabilità). Natalino Gigante, nel suo intervento introduttivo di analisi della attuale situazione economica, ha affermato che “il bollettino della crisi continua a “macinare” indicatori impietosi e che il nostro Paese sembra essere pervaso da un diffuso sentimento di scoraggiamento sulle sorti future, nonostante tutte le previsioni, anche quelle camerali, sembrino indicare più chiari segnali di ripresa per l'ultimo trimestre di quest'anno e la prima parte del 2014. Questo accade perché famiglie e imprese versano in sempre maggiori difficoltà (il 2013 si confermerà, purtroppo, per Ravenna come l'anno peggiore da quando è iniziata la crisi)”.

I dati Inps evidenziano che le ore di cassa integrazione utilizzate nel 2013 ammontano a 6 milioni, che il tasso di disoccupazione in provincia è raddoppiato dal 3,4% del 2008 al 6,9% del 2012 (in termini assoluti significa 12.700 persone  in cerca di occupazione,  circa  6.500 in più rispetto al 2008), che per i giovani l'accesso al mondo del lavoro appare sempre più difficile e precario (a Ravenna il tasso di disoccupazione nella fascia di età 15-24 è del 29,4%). Mentre nel 2013 gli impegni delle banche verso le imprese si sono ulteriormente ridotti del 5%. “Ma le nostre realtà locali ed il nostro paese - ha ribadito con forza il presidente camerale - hanno energie e talenti sui quali contare per reagire alla recessione. Vediamo ora emergere una nuova tendenza economica, che sta cercando di combinare la crescita economica con la tutela delle nostre migliori risorse.”

Nel quinquennio 2008-2012 le esportazioni della provincia di Ravenna sono aumentate del 8,8% e segnali di un’ulteriore espansione, inoltre, sono presenti nella prima metà del 2013. A farsi strada sui mercati esteri non sono più solo la moda, il design e l'alimentare, ma anche i prodotti connessi alle tecnologie del freddo e del caldo, alle strumentazioni nuove dell'agroalimentare e alle nuove tecnologie del packaging. Da sempre, in sinergia con l’azione dell’intero  sistema camerale, la Camera di commercio di Ravenna  opera per incentivare la presenza delle imprese provinciali  sui mercati esteri e per l’affermarsi di una solida cultura dell’internazionalizzazione.

Per quanto concerne il porto di Ravenna, gli ultimi dati disponibili, relativi al periodo gennaio-settembre 2013, registrano una movimentazione in crescita del 2,9% rispetto allo stesso periodo del 2012: un andamento che prefigura nel breve periodo un consistente recupero della movimentazione persa, in linea con la ripresa della produzione industriale e degli scambi con l’estero. Anche la tenuta del turismo nella nostra provincia è un segnale importante, perché l'industria turistica italiana, e quella emiliano romagnola e in particolare quella della costa, ha un enorme potenziale di sviluppo.

Le Camere di Commercio italiane hanno rappresentato in questa fase difficile la sede in cui le imprese e i sistemi associativi hanno saputo fare sintesi delle scelte e delle azioni di promozione economica: nel corso del 2013 il 40% delle entrate camerali sono state messe a disposizione per attività legate al credito, all'internazionalizzazione, ai fondi dell'autoimpresa e dell'occupazione giovanile, dell'innovazione e della cultura. Nel Programma di mandato presentato nei giorni scorsi dal nuovo Consiglio camerale sono stati delineati gli assi di intervento per l'economia ravennate; è stato inoltre sottoscritto un manifesto congiunto con Fondazione Symbola e Fondazione Edison per portare l'Italia oltre la crisi.

Ė pertanto necessario promuovere una governance che attui forme di coordinamento tra politiche settoriali (turismo, cultura, infrastrutture, trasporti) con l’obiettivo di rafforzare l’identità, la riconoscibilità e l’accessibilità del territorio, valorizzandone le risorse naturali, il patrimonio culturale e le produzioni tipiche, anche in funzione della candidatura di Ravenna a Città europea capitale della cultura 2019 e della partecipazione alla manifestazione internazionale Expo 2015. “La ripresa è possibile, se la costruiamo tutti insieme. Noi - ha concluso Gigante - faremo la nostra parte come sistema camerale: internazionalizzazione, strumenti di garanzia, istruzione, innovazione, servizi ai giovani e alla micro-impresa sono i temi su cui ci stiamo concentrando anche sul nostro territorio”.

Pagani, nel condividere pienamente la puntuale analisi del presidente camerale, ha aggiunto che occorre adottare strategie di adeguamento alla profonde trasformazioni in atto e intercettare le nuove opportunità. Prioritarie risultano la riduzione del rischio sul debito sovrano, la graduale diminuzione della pressione fiscale e la riattivazione di politiche per incrementare produttività e consumi. Idem ha ricordato le difficoltà dell'attuale governo d'emergenza nell'approntare azioni risolutive; tuttavia anche interventi parziali sono in grado di “ossigenare”, al momento, i vari settori  in attesa di una legge elettorale che consenta al governo di lavorare su tempi medio lunghi.

Secondo Paglia, l'attuale tendenza a favorire le imprese esportatrici è importante soprattutto per i paesi in via di sviluppo, mentre per i paesi  avanzati, come l'Italia, diventa fondamentale  sostenere anche la domanda interna; il vero problema resta comunque convincere le forze politiche, economiche e sociali della necessità di un progetto collettivo, unanimemente condiviso. Diversi i quesiti posti ai parlamentari dai membri della Giunta e del Consiglio - sul settore agricolo, sul credito, sulle piccole e medie imprese... - che hanno trovato la massima attenzione e dettagliate risposte degli intervenuti. L'appuntamento è fissato fin d'ora al prossimo anno.

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