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Il ministro Passera visita il porto di Ravenna: "Nodo importante per la logistica"

Quella di Ravenna é "un'area importante, un porto importante, un centro logistico importante", per questo al governo "é sembrato giusto" inserirla tra le priorità con lo sblocco di 60 milioni di euro

Quella di Ravenna é "un'area importante, un porto importante, un centro logistico importante". Per questo al governo "é sembrato giusto" inserirla tra le priorità con lo sblocco di 60 milioni di euro da parte del ministero per lo Sviluppo economico. A considerare in questo modo il porto ravennate è il ministro per lo Sviluppo economico, Corrado Passera, a margine di una visita dell'area portuale romagnola.

Il ministro Passera al porto di Ravenna (foto Argnani)

"Siamo al centro di comunicazioni - ha aggiunto - non solo portuali ma ferroviarie e stradali, un nodo importante della logistica italiana. Ci è sembrato giusto - ha concluso - mettere questo nelle priorità rispetto anche ad altre cose". Il ministro Passera è stato accolto al porto di Ravenna dal sindaco, Fabrizio Matteucci, dalle istituzioni locali e dalle autorità militari. “Sono molto soddisfatto delle risposte che il Ministro dello Sviluppo Corrado Passera ha dato  ai temi che gli abbiamo proposto - ha evidenziato Matteucci -. Nel primo incontro al Terminal Crociere il Ministro ha parlato chiaro. Condivide i nostri progetti, riconosce l’importanza del porto e della nostra piattaforma logistica. E ha detto che ritiene che ciò  che lo Stato spenderà  qui sono soldi ben spesi, a partire dai primi 60 milioni di euro per i fondali".

"Durante il suo intervento all’assemblea di Confindustria, il Ministro ha indicato nuove possibilità sull’E55 - ha aggiunto Matteucci -. Il Ministro ha detto di apprezzare la vitalità delle istituzioni locali e del sistema economico ravennate  che appartiene, ha detto Passera, alla parte più  sana e vitale del Paese. Infine voglio dire che ho trovato la relazione del presidente Guido Ottolenghi bella, coraggiosa, dotata di una visione. Un intervento dal sapore inedito per questo appuntamento e che propone a tutta la classe dirigente locale un confronto utile e di alto livello”.

L'INCONTRO AL TERMINAL CROCIERE - Prima della visita al porto di Ravenna, si è svolto alle 14,30 un incontro presso il Terminal Crociere di Porto Corsini con il Ministro allo Sviluppo economico Corrado Passera. “Questo è il cuore del nostro sistema produttivo, è teatro di una tradizione di ottimi rapporti tra operatori privati e a partecipazione pubblica, una collaborazione alla base della crescente capacità di movimentazione. Quello di Ravenna, come Lei vedrà, è un porto canale con 22 terminal privati autorizzati, con quasi 24 chilometri di banchine disponibili di cui oltre 16 chilometri operative”, è stato il benvenuto del sindaco.

Il ricordo della tragedia Mecnavi e il punto sulla sicurezza: “Come lei ricorderà, venticinque anni fa, ai cantieri Mecnavi al porto di Ravenna è accaduta una tragedia immensa: il 13 marzo del 1987 13 operai morirono all’interno di una nave dove stavano svolgendo in contemporanea lavori di pulizia e di saldatura. - ricorda Matteucci - Quelle 13 morti provocate dall’incuria e dal mancato rispetto delle più elementari norme di sicurezza, hanno smosso le nostre coscienze e hanno spinto la nostra comunità a lavorare in modo collettivo perché non accadessero mai più tragedie come questa. Da quel 13 marzo istituzioni, sindacati, associazioni imprenditoriali e di categoria hanno intensificato il loro impegno. Fino ad arrivare qualche anno fa alla firma di un protocollo per la sicurezza del lavoro al porto che un autorevole ministro del Governo Prodi ha giudicato all’avanguardia. Nel febbraio dell’anno scorso abbiamo rinnovato questo protocollo per altri tre anni aggiungendo alcune novità”.

“Abbiamo accolto positivamente la decisione del suo Ministero di sbloccare i primi 60 milioni di euro e ringrazio il Presidente Errani e l’Assessore regionale Peri per il loro impegno. Questi fondi ci permetteranno finalmente di realizzare l’approfondimento dei fondali, l’adeguamento delle banchine esistenti, la costruzione di nuove banchine, interventi che garantiranno un grande salto di qualità al nostro scalo e più in generale alla nostra economia.Le chiediamo di tenere presente il porto di Ravenna qualora si presentassero a Roma investitori interessati all’Italia”.

“Il passo successivo, riguarda le infrastrutture e i collegamenti tra il porto e l’entroterra, la rete ferroviaria e stradale nazionale. Questo è il vero tallone di Achille del nostro territorio. - conferma Matteucci - Per noi la E55 (o almeno il tratto che collega Ravenna alla Ferrara - Mare) è l’opera prioritaria, insieme al superamento delle strozzature che caratterizzano l’accesso stradale al porto a nord e a sud sulla rete ANAS, ma abbiamo bisogno anche di un rapporto più concreto e fruttuoso con le Ferrovie dello Stato per gli interventi che riguardano la fruibilità della rete ferroviaria a servizio dei terminal portuali, perché lo sviluppo del porto e la sua possibilità di accedere a nuovi mercati, in particolare oltr’Alpe, pensiamo anche al nuovo terminal container, sarà in futuro strettamente legato al ruolo della ferrovia. Mi piacerebbe molto che, da questa visita, trovasse conferma dell’importanza del porto di Ravenna per la nostra comunità, per la nostra Regione e per l’Italia”.

 

 

 

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